In un appassionato intervento a margine dell’Assemblea Generale dell’Onu a New York, la first lady americana ha esortato i leader internazionali a mostrare in questa battaglia lo stesso coraggio dimostrato da Malala, la ragazza pachistana diventata famosa in tutto il mondo dopo essere sopravvissuta a un attacco dei talebani che volevano punirla per la sua campagna in favore della scuola. Senza dimenticare le oltre 200 studentesse rapite in Nigeria dagli islamisti di Boko Haram.
“Penso a ragazze come Malala, penso a queste coraggiose ragazze in Nigeria, penso a tutte quelle ragazze di cui non parlano i giornali, che ogni giorno camminano per ore fino a scuola e la notte studiano fino a tardi – ha dichiarato la moglie del presidente Obama – se solo anche noi potessimo dimostrare un briciolo del loro coraggio, sono certa che potremo dare a tutte queste ragazze l’istruzione che meritano”.
Michelle Obama è intervenuta a un evento per promuovere il diritto all’istruzione per tutti i bambini del mondo, uno degli obiettivi del Millennio fissati dall’Onu. Ma purtroppo, su 650 milioni di bambini dell’età delle elementari, ben 250 milioni non sanno leggere, scrivere o far di conto, secondo dati diffusi dall’Unesco, l’agenzia Onu per la Cultura, la Scienza e l’Istruzione.
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