Chiarissimo Ministro Prof. G. Valditara,
A scriverLe sono le migliaia di docenti da tantissimi anni ingabbiati nella scuola dell’infanzia, primaria, secondaria di primo o di secondo grado. Oltre a possedere un’abilitazione da concorso e anno di prova superato, ciascuno di noi possiede anche una laurea specifica per poter insegnare nella scuola secondaria, su una ulteriore o più materie. Da anni attendiamo un percorso di formazione che ci permetta di abilitarci nella scuola secondaria di primo e secondo grado, per poter usufruire dei passaggi di grado/ruolo come avveniva in passato. Le chiediamo un percorso che ci consenta di realizzare la cosiddetta progressione di carriera, così com’è previsto in tutte le amministrazioni pubbliche, senza doverci licenziare o ricorrere ad anni sabbatici.
Vista la mancanza di cadenza regolare nell’emissione di bandi di reclutamento concorsuale, la pubblica amministrazione – compreso il settore istruzione – ha optato per bandi riservati ai dipendenti, oppure ai docenti precari che avessero già precedentemente insegnato. Essi prevedevano un concorso riservato (per il 50% dei posti) a chi fosse in possesso di requisito di servizio (i famosi 360 gg). Abbiamo anche assistito a concorsi per solo servizio e titoli. Oggi
manca alternativa ai concorsi ordinari (che non valutavano il servizio) ora detti di merito (dai quali le recenti GM), ma ancora si procede alle assunzioni del 50% del reclutamento annuale dalle GAE – graduatorie permanenti provinciali ad esaurimento – prodotte in gran parte da quella tipologia di selezione riservata di cui sopra. Non si ha più notizia dell’ultimo “concorso straordinario abilitante”, al quale si sono iscritti molti docenti, con regolare pagamento della
tassa di 15 €, rimandato a causa della pandemia, di cui sta scadendo il termine ultimo di possibilità di espletamento.
Ci siamo iscritti anche alle graduatorie “GPS” di primo e/o secondo grado, proprio per realizzare il nostro sogno, congelando il posto di lavoro di ruolo e scegliendo di svolgere, da supplenti, il servizio nella secondaria (con tutti i disagi ad esso connessi). Tanti altri colleghi, per motivi organizzativi, per mancanza di posti nella propria regione e/o
CDC, per impegni familiari o personali, non hanno potuto fare questa scelta, che al momento non ha neppure uno sbocco certo. Lei saprà certamente quanto sia difficile rincorrere le richieste e le innumerevoli modifiche del
sistema di reclutamento (anche con errori marchiani, come nell’ultimo concorso ordinario a quiz pieno di errori), quasi fosse un sistema vessatorio e di accanimento contro il corpo docente.
Finalmente con il Decreto 36/2022, convertito nella Legge 29 giugno 2022, n. 79, il MIUR ha riformato l’intera procedura del reclutamento degli insegnanti della scuola secondaria, prevedendo che, a regime, saranno attivati percorsi di abilitazione da 60 crediti formativi universitari (CFU) o accademici (CFA), mentre, per noi abilitati in un’altra classe di concorso e laurea specifica, la legge ha previsto percorsi abilitanti da 30 CFU. Con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, di concerto con i Ministri dell’Istruzione e dell’Università e della Ricerca, il tutto si sarebbe dovuto adottare entro il 31 luglio 2022, con relativi decreti attuativi. Ma, ancora una volta, siamo stati ABBANDONATI!!!
Con la presente Le chiediamo a gran voce di permettere a tutti noi di poter realizzare il tanto desiderato passaggio di ruolo con l’attuazione dei decreti previsti dalla suddetta Legge, affinché possiamo mettere a frutto i nostri studi universitari e conseguire l’abilitazione nella secondaria, senza selezione all’ingresso. Concludiamo dicendo che, dopo tantissimi anni nel mondo meraviglioso della scuola, siamo qui a domandarLe: chi più di noi ha competenze ed è abilitato all’insegnamento? Chi più di noi conosce il mondo della scuola? Ma, soprattutto, chi più di noi è in grado relazionarsi con i discenti, le famiglie e gli altri attori del sistema scolastico, grazie ad un bagaglio di anni di
esperienza sul campo e di corsi di formazione obbligatoria e non, così come recita la Legge 107/2015?
La ringraziamo anticipatamente per l’attenzione prestata.
Nell’attesa di Suo riscontro a questa nostra lettera, che speriamo sia costruttivo e favorevole alle nostre istanze, ci è gradita l’occasione per porgerLe i nostri migliori auguri di buon lavoro.
Docenti ingabbiati
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