Si tratta di quei docenti precari temporanei, che stanno sostituendo una titolare in congedo per maternità oppure quei docenti ex articolo 40 della legge 449/97 che occupano temporaneamente un posto vacante in attesa dell’avente diritto, che verrà individuato dalle nuove e definitive graduatorie d’istituto. Il fatto grave è quello che queste persone hanno prestato servizio dall’inizio dell’anno scolastico fino ad oggi, senza aver mai percepito uno stipendio. Per quattro insegnanti della provincia di Torino, che ieri si sono trovate nella sede della Cub Scuola della città della mole, per denunciare e diffidare il ministero dell’Economia e quello dell’Istruzione, è arrivato il momento di dire basta.
Il coordinatore del Cub scuola di Torino parla di fenomeno diffuso e snocciola dati precisi. Si tratta di circa il 15% dei 30mila precari che lavorano con una supplenza temporanea nella provincia di torinese e si presuppone che il problema sia diffuso in tutta Italia.
Perché gli stipendi non vengano pagati è inspiegabile, forse la spiegazione più plausibile, tra le tante ipotizzate, è quella che circola sulla rete internet, soprattutto nei siti dedicati ai problemi del precariato scolastico, dove si sostiene di un malfunzionamento del sistema informatico che collega le segreterie delle scuole con il ministero dell’Istruzione e non consente poi al ministero dell’Economia di eseguire i versamenti dovuti.
Attendiamo con particolare attenzione le risposte del Miur sulla soluzione di questo grave disagio, che colpisce la parte più debole del personale scolastico, che spesso è costretta a vivere lontano dalla propria residenza con costi aggiuntivi di affitti ed utenze di luce,acqua, riscaldamento, ecc…, che senza stipendio sono difficili da rispettare.
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