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Milano espone Marinetti e gli albori del Futurismo

Un appuntamento a cui gli appassionati della letteratura, dell’arte e della storia non potranno certo mancare: si tratta della mostra, in programma presso la Fondazione Stelline di Milano, dedicata a Filippo Tommaso Marinetti, fondatore del Futurismo. L’esposizione, in programma per pochi giorni, fino al 12 luglio, propone tra l’altro un’opera inedita realizzata dallo stesso Marinetti tra il 1913 ed il 1914: si tratta della più grande tavola Parolibera, il “Bombardment d’Andrinople”, una china su carta di 23×116 cm, proveniente dalla University of California, Los Angeles.
Questa tavola parolibera, ispirata all’assedio della città di Adrianopoli, proviene dall’archivio del poeta inglese Harold Monroe (1879-1932), conservato presso la University of California di Los Angeles. Il “Bombardment d’Andrinople” affianca un nucleo di 30 tavole parolibere, presentate per la prima volta insieme, tra cui “La Battaglia a 9 piani dal Mart”, la tavola “Parole in libertà-Bombardamento sola igiene” della Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna, oltre a numerose prestate da collezioni private.
La mostra propone diverse opere sugli albori del Futurismo: oltre a numerosi ritratti e caricature di Marinetti, sono presenti nelle sale della fondazione meneghina alcuni dei capolavori fondamentali presenti nell’originaria collezione dell’artista o fatti acquisire da Marinetti al Comune di Milano. Tra questi le opere di Umberto Boccioni “Elasticità, Linea e forza di una bottiglia” e “Sotto il pergolato a Napoli”; ma anche quelle di Giacomo Balla “Spazzolridente” ed “Espansione di primavera”, tutte provenienti dalle collezioni delle Civiche Raccolte di Milano.
L’originalità dell’esposizione rappresenta anche per docenti e soprattutto studenti un modo per comprendere da vicino, meglio che sui libri, le espressioni illustrate di un movimento che sebbene mai decollato ebbe non poche influenze nella formazione della cultura contemporanea.
Alessandro Giuliani

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