Categorie: Attualità

Milano, ragazzo sordo e autistico rifiutato dal Centro di formazione. Aprea: approfondirò

Un ragazzo sordo dalla nascita e autistico non sarebbe stato accettato come alunno di un Istituto di formazione professionale regionale milanese.

A denunciarlo sono stato, il 3 aprile, i genitori del ragazzo attraverso una lettera al Corriere della Sera Milano.

Secondo i genitori, come scrivono nella lettera, il figlio 15/enne ‘pur avendo difficoltà di linguaggio e problemi relazionali non ha deficit cognitivi ed è autonomo, ha coscienza del pericolo e rispetto delle regole e ha una vera passione per le auto e la meccanica’. Proprio per questo, in vista dell’iscrizione alle scuole superiori, i genitori si sono rivolti a due Istituti di formazione professionale regionale. La preiscrizione sarebbe stata accettata ma poi rifiutata dopo un colloquio con il ragazzo.

Pronta la risposta di Valentina Aprea, assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro di Regione Lombardia: ho invitato “i genitori di Marco a contattarmi o a fornirmi le indicazioni per mettermi in contatto con loro, perchè voglio approfondire l’accaduto convinta di poter dare maggiore sostegno alla loro famiglia”.

 

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“Come ho ricordato ieri, in occasione del mio intervento alla Giornata mondiale dell’autismo, – ha detto l’ex viceministro – le istituzioni devono garantire il diritto allo studio anche e soprattutto ai giovani con specifiche esigenze educative. Per questo motivo, abbiamo mantenuto costante lo stanziamento complessivo di Regione, pari a circa 14 milioni l’anno e garantiamo la possibilita’ di acquisire un titolo nei percorsi di istruzione e formazione professionale regionali ad oltre 4.000 studenti disabili, che rappresentano quasi il 10% sul totale degli studenti iscritti”.

“Non abbiamo mai contingentato le risorse necessarie a far fronte a queste esigenze specifiche del nostro sistema di istruzione e formazione professionale. Per questo sono certa di poter chiarire l’accaduto, mantenendo sempre alta l’attenzione su queste problematiche”, ha concluso Aprea.

 

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Alessandro Giuliani

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