Una storia raccontata dal “Corriere della Sera”. Un ragazzo si è laureato in Giurisprudenza alla Statale nel 2013, ma 10 mesi dopo ha ricevuto una comunicazione dell’ateneo che annullava la laurea e tutta la sua carriera universitaria. Perché lo studente aveva auto-certificato di essersi diplomato in una scuola che rilasciava titoli falsi (ma lui non lo sapeva).
La vicenda è stata al centro di una battaglia legale durata un paio d’anni. A febbraio 2015 il Tribunale amministrativo di Milano confermava che la laurea era nulla. Con una sentenza appena depositata, il Consiglio di Stato ha invece ribaltato la prospettiva (e l’esito della decisione): ritenendo che il ragazzo sia stato vittima di truffa, pur se la sua autocertificazione si fonda su una palese falsità, lui ha comunque agito in buona fede. Era “inconsapevole” e per questo, in ultima analisi, “incolpevole”.
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