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Milena Gabanelli: “Insegnare a scuola a usare internet e social come materia obbligatoria, prima formare i docenti”

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Ospite dell’ultima puntata di Torre di Babele, programma in onda su La7 condotto da Corrado Augias è stata ospite Milena Gabanelli, giornalista, autrice e conduttrice. Quest’ultima ha parlato di democrazia e uso di Internet e dei social, tirando in ballo i docenti.

“No a corsi una tantum”

Ecco le sue parole: “Insegnare nelle scuole a usare questi strumenti, Internet e i social, dove i ragazzi si informano e che frequentano, è cruciale. Innanzitutto, bisogna formare gli insegnanti, che dovranno a loro volta insegnare. Dovrebbe essere materia obbligatoria, non un corso una tantum, dove bisogna innanzitutto dire che quando ci si informa sui social bisogna innanzitutto guardare chi scrive”, ha detto.

Intelligenza artificiale come materia a scuola

Al momento l‘intelligenza artificiale sarà studiata come materia curricolare, con lezioni, interrogazioni, verifiche e voti. Questo quanto avverrà in un istituto di istruzione superiore della provincia di Ancona, nelle Marche. Lo riportano Il Resto del Carlino e Ansa.

L’istituto di istruzione superiore ha introdotto la disciplina AI in via sperimentale all’interno dell’Indirizzo Informatica e Telecomunicazioni, nelle classi quarte e quinte per un’ora a settimana. Si parlerà di linguaggi, Machine learning, Reti neurali e Deep learning, ma anche di etica nell’Intelligenza artificiale.

Non si tratta della prima scuola superiore ad andare in questa direzione, ma rimane comunque una delle poche in Italia, soprattutto ad adottarla come materia obbligatoria e non progetto volontario, e la prima nelle Marche. Marcello Pigini, coordinatore del Dipartimento di Informatica della scuola, spiega che “l’IA rappresenta una disciplina sempre più richiesta nel mondo del lavoro anche nel nostro territorio, si intende offrire quindi agli studenti la possibilità di ampliare significativamente il loro bagaglio culturale e le loro opportunità di carriera future”.

“In particolare – spiega sempre Pigini – i giovani saranno incoraggiati a progettare e utilizzare l’IA sulla base delle reali esigenze delle persone adottando un approccio ‘human-centric’, dove la tecnologia deve rispondere innanzitutto a un bisogno reale, e farlo in maniera sostenibile”.