I lettori ci scrivono

Milioni di euro per la DAD, poco o nulla per i precari

Egregio Ministro,
nella consapevolezza del radicato ritardo delle procedure amministrative oberate da una complessa e farraginosa macchina amministrativa, tra le segretarie scolastiche e i servizi NoiPA, quello strano soggetto, con tanto di laurea, master, titoli, servizi, concorsi superati, abilitazioni e via dicendo, più specificatamente definito “supplente breve e saltuario” attende a cuore aperto la meritata liquidazione delle spettanze per i propri servigi prestati a favore delle istituzioni scolastiche di cui Lei rappresenta la massima carica apicale.
Nel frattempo accade che un’emergenza sanitaria senza precedenti con un colpo di mano si renda attore di uno stato di fatto che produce effetti invasivi su tutto il sistema scolastico: si passa dalla didattica in presenza alla didattica  a distanza. Studenti, docenti e famiglie sono i nuovi protagonisti di questa esperienza che lascerà un segno indelebile ma tutti fanno la loro onesta parte; tutti partecipano attivamente per salvaguardare prima di tutti gli studenti; nessuno verrà lasciato indietro è lo slogan.
Ad onor del vero la politica si attiva: piattaforme, reti, devices, DaD e così via sono i nuovi leit motiv del mondo della scuola per tante settimane; per salvaguardare gli studenti vengono rinforzate le schiere della classe dei docenti per dar man forte ed impulso alla didattica, pur con il rientro dei titolari in servizio durante l’emergenza Covid […], però, c’è un però.
Si sta consumando un’altra deplorevole e beffarda ingiustizia ai danni dei precari nel più assordante silenzio totale.
Il servizio prestato in virtù di un contratto stipulato per le supplenze brevi e temporanee dal docente presso le istituzioni scolastiche in emergenza Covid-19 con nodo N19 non è degno di essere retribuito secondo la Nota Ministeriale del DGRUF n.8615 del 5 aprile 2020.
Milioni di euro per la DAD ma nemmeno 1 €cent per chi si è impegnato a metterla in pratica, proseguendo la programmazione didattica già impostata in presenza, con dotazioni e strumenti informatici propri, propri apparati, sobbarcandosi l’onore delle connessioni, senza contributi giammai una quota parte della carta del docente, oltre gli orari di servizio e alla fine questo è il ringraziamento!?
Altro che “nessuno verrà lasciato indietro”!! Verrano tutti lasciato a casa né tantomeno retribuiti per il servizio svolto! Cos’altro ci si deve ancora aspettare dal Suo ministero?

Giuseppe Santagada

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