Leggendo la lettera “Militarizzare le scuole? Non è così che si educano i nostri figli e le nostre figlie” mi è subito tornato in mente uno dei tanti saggi proverbi coniati dagli antichi romani: “si vis pacem, para bellum” (se vuoi la pace, prepara la guerra).
Ebbene sì. E’ triste doverlo riconoscere, ma un mondo dove tutti siano in pace e nessuna senta il bisogno di armarsi per difendersi non esiste. E credo non esisterà mai. Sembra che litigiosità, prevaricazione, violenza, sopraffazione facciano parte della natura umana.
Chi non è sufficientemente forte, agguerrito, armato prima o poi può diventare – e diventa – oggetto delle avide mire di chi è subito pronto ad approfittarne. E’ chiaro che nelle scuole, ed anche in altri ambienti, bisogna insegnare a perseguire la pace, ma senza dimenticarsi di segnalare che purtroppo la pace non tutti la vogliono e non tutti la praticano. E’ questione di onestà. Come diceva una mia maestra delle elementari: “occorre vedere le cose come sono e non come vorremmo che fossero”.
Quindi ben venga tutto ciò che è militare, a condizione che rispetti il dettato costituzionale: la guerra si fa solo per difendersi, mai per offendere.
Daniele Orla
Ancora qualche giorno prima della scadenza della compilazione dell'istanza per il concorso docenti (il cosiddetto…
Dopo aver accolto le scuse, il ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara annuncia il…
Un buon Natale a tutti. Nella speranza che sia una festa per tutti. Una festa…
Norberto Bobbio, quando spiegava nel suo libro (Destra e sinistra. Ragioni e significati di una…
Il Giubileo è arrivato: oggi alle 19 Papa Francesco aprirà la Porta Santa della Basilica di San Pietro,…
Approvato dall'assessorato regionale dell'Istruzione il Piano di dimensionamento e razionalizzazione della rete scolastica della Sicilia…