
Una docente di 60 anni è stata condannata a tre anni di reclusione per aver maltrattato e minacciato i propri alunni della scuola dell’infanzia con offese, sculacciate, ceffoni e bestemmie. Come riporta Ansa, i fatti sono avvenuti tra il 2014 e il 2015. Nel frattempo la donna ha insegnato in un’altra scuola.
Si parla di offese, sculacciate, ceffoni e bestemmie a bambini tra i tre e i cinque anni di una scuola della provincia di Lecce. L’accusa è di maltrattamenti. Secondo l’accusa, la donna avrebbe messo in atto “un comportamento improntato a sterile autoritarismo”, determinando cambiamenti nell’umore e nel comportamento dei piccoli.
Le minacce e gli insulti
In un’occasione, la donna avrebbe minacciato un bambino di appenderlo al lampadario, in un’altra avrebbe preso una bambina per i capelli per farla ritornare al suo posto. Secondo l’accusa, La Repubblica, la maestra si sarebbe rivolta ai piccoli allievi con espressioni del tipo “fessa”, “vandali”, “sti scemi”, “fate proprio pena”. A dare il via alle indagini sono stati alcuni genitori la cui denuncia ai carabinieri ha fatto scattare l’installazione di una telecamera nascosta che ha poi confermato i sospetti.
La maestra, che non ha mai subito provvedimenti disciplinari e ha continuato a insegnare in un’altra scuola dell’infanzia, ha respinto ogni addebito. Il pm aveva chiesto una condanna a quattro anni.