L’approvazione del decreto salva precari ha originato molte polemiche. Soprattutto dai precari rimasti fuori dai concorsi e ancora in attesa dell’avvio dei corsi abilitanti. Le soluzioni approvate hanno premiato infatti soprattutto precari storici della secondaria, i quali avranno la possibilità di accedere al ruolo attraverso un concorso riservato. Una parte di loro però ha masticato amaro perché avrebbe preferito di essere immessa in ruolo direttamente da graduatoria e non tramite procedura concorsuale. Per nulla soddisfatti i supplenti del primo ciclo, i quali si aspettavano probabilmente un altro genere di concorso straordinario: un modello decisamente semplificato, sulla scia di quello leghista (ispirato dal senatore Mario Pittoni) approvato ad inizio agosto dal CdM con la formula del “salvo intese” e poi decaduto assieme al primo Governo Conte.
Fatto sta, che un gruppo di precari ha deciso di prendere di mira nei giorni scorsi la sottosegretaria all’Istruzione Lucia Azzolina (M5s), che ha rappresentato il Governo nell’Aula della Camera e in Commissione durante l’approvazione del decreto: L’eco di Biella ha denunciato “insulti e minacce di morte da parte di alcuni docenti precari” nei confronti della sottosegretaria.
“Sarai fuori dal Parlamento molto presto – si legge in un post -. Ci terremo al corrente del tuo futuro lavorativo e ti perseguiteremo nella scuola nella quale presterai servizio”. “Augurarle la morte è poco”, incalza un altro. “Vergognati! Presto con il concorso te ne andrai a casa tu!”, aggiunge un altro.
L’agenzia Ansa ha rintracciato anche un ‘post’ composto da “un video horror in cui al termine compare il volto insanguinato della sottosegretaria”.
Domenica 22 dicembre, i deputati del Movimento 5 Stelle in commissione Cultura si sono schierati con la sottosegretaria Azzolina, replicando agli insulti e le minacce da parte di haters che si qualificherebbero come ‘insegnanti’ nei confronti della sottosegretaria M5s Lucia.
“Lucia Azzolina – si legge nella nota politica – sta svolgendo con grande impegno il proprio ruolo e in pochi mesi ha ottenuto importanti risultati, da ultimo il decreto Istruzione, che fa compiere fondamentali progressi al nostro sistema di istruzione. Siamo e saremo accanto a lei e chiederemo massima severità per chi travalica così pesantemente il diritto di critica scadendo nella violenza verbale e nella diffamazione”.
“Questa volta – continuano i grillini – non basta la massima solidarietà alla nostra collega e sottosegretaria al Miur Lucia Azzolina, né è sufficiente la pur ferma e inequivocabile condanna dei violenti e volgari attacchi che le vengono rivolti attraverso i social: servono provvedimenti severi contro questi odiatori da tastiera, che credono di essere immuni perché nascosti dietro uno schermo”.
Nei giorni scorsi, in difesa della sottosegretaria Lucia Azzolina si era espresso, con un post su facebook, anche il professor Giuseppe Paschetto, tra i 50 finalisti del Global Teacher Prize 2019 della Varkey Foundation, il premio annuale da un milione di dollari per evidenziare il lavoro svolto da milioni dai docenti nel mondo.
“Si sono scatenati su Facebook – ha scritto Paschetto – gli attacchi dei precari storici che accusano Lucia di essere la principale responsabile di una gravissima colpa: la norma che prevede le assunzioni per concorso, di tutti, nessuno escluso. All’insegna di una scuola in cui gli insegnanti contano ma una scuola che è soprattutto dei bambini e dei ragazzi. Qualcuno non si limita alla critica ma passa direttamente agli insulti e alle minacce di morte. E questo è inaccettabile. Invitiamo tutti gli insegnanti democratici, certo che siano la maggioranza a manifestare la propria solidarietà”.
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