Non ci sono solo i problemi dei precari, dei PAS e del concorso dei dirigenti scolastici a disturbare il sonno del ministro Bussetti: negli ultimi giorni è esplosa una questione che – a conti fatti – potrebbe avere conseguenze decisamente pesanti.
Direttori generali: il problema delle nomine
Si tratta delle nomine dei direttori generali, ferme da diversi mesi per più di una ragione.
Ma adesso la questione sta diventando insostenibile sia perché più di un ufficio scolastico regionale aspetta da tempo la nomina di un titolare sia perché anche l’organigramma del Ministero aspetta di essere rinnovato.
Ma il deputato di +Europa Alessandro Fusacchia teme che i ritardi possano essere legati anche a motivi ben più delicati e parla di possibile conflitto di interessi da parte dello stesso Ministro.
E Fusacchia è uno che ben conosce i meccanismi interni alla macchina ministeriale avendo ricoperto il ruolo di Capo Gabinetto ai tempi della ministra Giannini.
Nelle settimane scorse sono scaduti i termini per presentare le candidature per accedere a posti di direttore generale; poco dopo, e precisamente il 16 luglio, “il ministro Bussetti – scrive Fusacchia sul proprio profilo FB – ha firmato un decreto in cui si dice che se il ministro ha un conflitto d’interessi si astiene e la nomina la fa il capo dipartimento”.
“Ma il capo dipartimento – aggiunge Fusacchia – è nominato dal ministro, con cui c’è un rapporto assolutamente fiduciario. E’ una cosa estremamente grave anzitutto perché non sono sicuro che il ministro possa delegare questa scelta e poi perché il ministro che è in conflitto d’interessi non può scriversi una legge sul conflitto d’interessi”.
Già in precedenza Fusacchia aveva presentato un’interrogazione al ministro Marco Bussetti “che – aggiunge il deputato di +Europa in un video pubblicato sempre su FB – si è ben guardato dal rispondere”.
Tre domande al Ministro
Fusacchia però non ci sta a lasciar correre e nel video che ha diffuso chiede al Ministro di rispondere a tre precise domande: “La prima è: è un conflitto di interessi la ragione per cui le nomine non procedono con la conseguenza il Miur si trova paralizzato e fa fatica a portare avanti le politiche per la scuola, l’università e la ricerca?”
E c’è la seconda domanda: “Ma lei Ministro ritiene veramente che il Capo dipartimento che è figura di sua fiducia e che viene nominato da lei farà una scelta diversa da quella che avrebbe fatto lei stesso?”
La terza domanda è ancora più imbarazzante: “Ministro, lei ha firmato il 16 luglio un decreto per delegare il Capo Dipartimento e lo ha firmato dopo la chiusura dei termini per la presentazione delle candidature. Immagino dunque che si tratti non di un decreto teorico ma di un decreto che interviene per risolvere un caso molto concreto. Ma allora possiamo sapere di quale conflitto di interessi si tratta? Cioè: quale posto o quali posti sono interessati da una ipotesi di conflitto di interessi in questa riorganizzazione del Ministero”.
“Ministro – conclude Fusacchia – ci aspettiamo una sua risposta urgente perché vogliamo tutti essere rassicurati che al Ministero si operi correttamente e nell’interesse pubblico”.
Le voci…
In realtà sembra che già da diverse settimane le voci al Ministero si stiano rincorrendo e si fanno i nomi di questo o quel candidato alla nomina di direttore generale che forse, per motivi di opportunità, dovrebbero restare fuori dalla lista definitiva dei prescelti.
Ciò che non è del tutto chiaro nella vicenda è però un altro punto: per quale motivo il ministro Bussetti non ha delegato il viceministro Fioramonti o il sottosegretario Giuliano ad effettuare le nomine?
Bussetti non si fida di loro oppure, interpellati, sia l’uno che l’altro hanno preferito restare fuori dalla mischia? In un caso o nell’altro la vicenda appare decisamente complicata e potrebbe forse avere conseguenze di non poco conto.