Oggi, 20 giugno, si svolge, dopo la prima prova d’italiano, la seconda prova scritta di ambito disciplinare, diversa per ogni percorso di studi.
Come abbiamo scritto al liceo classico è uscito Platone, con un testo tratto dall’opera “Minosse o della legge”. Platone non usciva dal 2010, diventando così l’autore più proposto nelle maturità classiche moderne, con tre apparizioni (2024-2010-2004).
Come riporta Il Corriere della Sera, Giuseppe Zanetto, docente di letteratura greca presso l’Università Statale di Milano, il brano proposto ai maturandi, che a suo avviso può essere considerato facile da tradurre, risulta di dubbia attribuzione: il testo è attribuito a Platone ma alcuni contestano tutto ciò.
Abbiamo consultato il nostro esperto, l’antichista Gaetano Cosentini, secondo il quale non ci sarebbero dubbi: “Non possiamo avere il certificato di garanzia e la sicurezza che appartenga a Platone, ma ci sono molti punti chiave che non possono far avere dubbi: si tratta intanto della presenza di passaggi tipicamente platonici, come la chiarezza espositiva e la tematica della ‘verità e onestà al di sopra di tutto’. Inoltre, c’è un dettaglio che sgombra il campo da fattori equivoci: Platone considerava Omero il poeta per eccellenza e nel testo gli riserva proprio un grande elogio. Tutti questi elementi non possono che essere attribuiti al filosofo greco”.
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