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Miopia, è boom tra i giovani per colpa degli smartphone tra le mani h24: nel 2050 sarà ‘miopidemia’, ne soffrirà un bambino su due

A causa dell’utilizzo smodato dei dispositivi digitali, soprattutto di telefonini e tablet, i bambini stanno diventando miopi sempre prima: di questo passo, nel 2050 almeno la metà dei bambini avrà problemi di vista nel focalizzare oggetti o persone lontane.

L’allarmante quadro è stato tracciato a seguito di un’indagine internazionale condotta da Ipsos per EssilorLuxottica e presentato a Roma cn una conferenza stampa dal titolo “I genitori e la salute visiva dei loro bambini, cosa pensano le famiglie italiane sulla gestione della miopia“.

La ricerca parla di ‘miopidemia’ tra i più piccoli in un contesto in cui, secondo l’Oms, 250 milioni di persone nel mondo soffrono attualmente di disabilità visiva.

La miopia infantile è una vera e propria emergenza – ha detto Chiara Ferrari, Lead Public Affairs Ipsos -. Molti genitori si trovano in difficoltà: ben 7 su 10 dichiarano di non sapere cosa fare di fronte a problematiche legate alla salute visiva dei propri figli, mentre altrettanti affermano di non avere tempo a disposizione per occuparsene adeguatamente”.

I genitori non hanno chiara in mente la definizione di miopia, che si riscontra dunque solo quando inizia a interferire con l’apprendimento: è sintomatico che la prima visita oculistica in Italia si fa in media solo al momento dell’ingresso nel sistema scolastico obbligatorio, attorno ai 6 anni.

E solo il 20% dei genitori italiani ritiene di avere sufficienti informazioni sui sintomi correlati a un problema visivo dei propri bambini e solo il 39% sa che l’insorgenza precoce della miopia equivale a una sua rapida progressione.

“Soltanto un’alleanza concreta tra famiglie, professionisti e aziende potrà garantire ai più piccoli una qualità della vita migliore e una visione più chiara sul futuro – ha detto Antonio Gadaleta, Senior Business Brand Manager EssilorLuxottica -. Coinvolgendo non solo i professionisti ma anche i genitori attraverso campagne media, formazione continua e progetti didattici in 6.000 scuole con cui abbiamo raggiunto oltre 13.000 classi, stiamo creando una vera cultura della prevenzione visiva”.

“Rispetto al passato – ha spiegato Maurizio Ferrante Medical Affairs Manager EssilorLuxottica Wholesale Italia – stiamo osservando una miopia diversa, che non può essere giustificata esclusivamente da fattori genetici, ma è fortemente influenzata dai modelli di vita odierni. Tra 25 anni, un bambino su due – o forse anche di più – sarà miope, a meno che non si intervenga tempestivamente”, ha detto l’esperto.

Alessandro Giuliani

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