Agostino Miozzo, coordinatore del Comitato tecnico-scientifico, durante l’audizione in Commissione Cultura della Camera, il 2 dicembre, pur nella consapevolezza che la scuola non è a rischio zero, dichiara che è necessario riaprire le scuole, per favorire il necessario momento pedagogico, magari differenziando gli orari di ingresso e di uscita.
Il danno di mantenere gli studenti al di fuori della scuola è molto grave e si rischia di avere una generazione di ragazzi fragili.
Miozzo, ha iniziato l’audizione con una lunga disamina di quanto successo nella scuola durante il lockdown di marzo – maggio, dalla chiusura dalla totale sospensione dell’attività didattica agli esami di Stato in presenza.
Il primo dossier sulla scuola – ha dichiarato il coordinatore del CTS – è stato predisposto dal Comitato tecnico-scientifico il 18 aprile nel quale sono stati segnalati il problema della mobilità. il necessario distanziamento nonché le mascherine obbligatorie.
A settembre furono date indicazioni per evitare la sovrapposizione delle elezioni con l’apertura delle scuole, ma tale consiglio non fu ascoltato e le istituzioni scolastiche sono state aperte il 14 settembre, una settimana prima delle elezioni.
Poi con i vari Dpcm sono stati chiusi gli istituti superiori ed è stata introdotta la didattica digitale integrata.
Ora – sostiene Miozzo – è necessario riaprire le aule e riportare i ragazzi in classe per non creare loro ulteriori danni educativi e sociali.