Categorie: Riforme

“Mister Pisa” a muso duro: la scuola italiana va riformata dalle fondamenta!

Il sistema scolastico italiano? Dovrebbe essere riformato dalle fondamenta”. Non va per il sottile Andreas Schleicher, noto anche come “Mister Pisa”, l’ideatore del Programma per la valutazione internazionale degli studenti. L’11 marzo sulla “Sueddeutsche Zeitung è stata pubblicata una lunga intervista allo studioso, nella quale si sottolinea che se la formazione è la chiave del successo di un Paese, l’Italia ha davvero messo una pesante ipoteca sul suo futuro.
Secondo Schleicher sono due le ragioni principali che renderebbero il sistema italiano particolarmente inefficiente: “Il primo è la scarsa rilevanza dei titoli di studio”, vale a dire che le prospettive di impiego non migliorano in misura proporzionale ai titoli di studio.
In Italia troppi laureati non trovano lavoro e, se lo trovano, non sono pagati in linea con i loro titoli. Questo dipende anche dal fatto che la formazione prepara gli studenti alla carriera accademica piuttosto che a quella professionale”, ha spiegato lo studioso.

C’è poi il secondo fattore. Quello secondo cui l’Italia investirebbe in modo sbagliato nel settore scolastico: gli insegnanti non sono pochi, ma sono “poco qualificati. Docenti meglio formati sono più importanti di classi piccole“, sostiene Schleicher.
La Sueedetusche Zeitung ha pubblica, contestualmente all’intervista, anche un Atlante europeo dell’istruzione. Con tanto di carte, grafici e statistiche sull’istruzione offerta in tutti i paesi europei. Tra questi supplementi, c’è un dato che è stato messo bene in evidenza (di sicuro non sfuggito allo studioso Schleicher): solo 14,9% della popolazione scolastica italiana sarebbe in media promossa per conoscenze, competenze e capacità acquisite sui banchi di scuola. Il livello peggiore d’Europa, Turchia a parte (12, 8%). E questa non è un’opinione. Purtroppo.

Alessandro Giuliani

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