La questione misurazione temperatura ha scatenato un vero è proprio dibattito fra gli esperti: chi sostiene che è corretta l’indicazione del Comitato Tecnico Scientifico di farlo fare ai genitori a casa e c’è chi invece sostiene che la febbre si debba misurare a scuola. C’è sul tema un nuovo intervento di Pier Luigi Lopalco, docente all’università di Pisa, epidemiologo consulente della Regione Puglia per l’emergenza coronavirus.
La temperatura si può misurare nel corso della giornata a scuola
La misurazione della temperatura “è’ importantissima”, spiega, poiché “si ritiene che almeno la metà dei contagi avvenga da parte di una persona sintomatica e il sintomo più frequente è proprio la febbre. Magari anche di lieve entità, che il soggetto non percepisce”.
“In ambito scolastico – ricorda Lopalco – è stata per lo più esclusa la misurazione della febbre all’ingresso perché si potrebbero creare assembramenti e difficoltà” in ingresso. Ma siamo sicuri che non esista alcuna alternativa? Secondo Lopalco, il problema assembramenti all’ingresso si andrebbe a risolvere non misurando la “febbre all’ingresso”, ma “nel corso della mattinata”, negli istituti, utilizzando “termoscanner o termometri di buona qualità“.
“I ragazzi sono a scuola per tutta la giornata”, dice l’epidemiologo su Facebook. Perché dunque misurare la temperatura all’ingresso?“
Lopalco fa notare inoltre che purtroppo “c’è la cattiva abitudine“, e c’era “anche in epoca non sospetta, pre-Covid, da parte dei genitori, di mandare i bambini a scuola con la febbre magari dando un po’ di paracetamolo la mattina, per abbassare” la temperatura. Il rialzo che comunque “poi compare appena il paracetamolo ha terminato il suo effetto e cioè dopo poche ore“. Questo vuol dire, conclude Lopalco, che “a metà mattinata, lo sanno benissimo gli insegnanti, ci sono tanti bambini che a un certo punto sentono di avere la febbre“.
Il Governo nel frattempo impugna l’ordinanza del Piemonte
Ricordiamo, a proposito di misurazione della temperatura, che il Governo ha impugnato l’ordinanza della regione Piemonte che invita le scuole del territorio a misurare la temperatura degli alunni prima di farli entrare in classe. Il Comitato tecnico scientifico ha espresso l’indicazione che la temperatura bisogna misurarla a casa prima di andare a scuola.