Il decreto del 21 marzo 2018 (Norma antincendio nelle scuole ) introduce delle misure integrative, che potranno essere prescritte ai presidi qualora si trovassero delle violazioni:
- rafforzamento del numero degli addetti antincendio nelle scuole ed asili;
- incremento delle attività di formazione dei lavoratori relativi ai rischi di un mancato adeguamento alle norme antincendio;
- affidamento dell’incarico di addetto antincendio ad una persona in possesso dell’attestato di idoneità tecnica, tramite corso di tipo C;
- aggiunta di due esercitazioni antincendio rispetto a quelle previste dal decreto del 1992 (due prove nel corso di un anno scolastico);
- costante attività di sorveglianza sul mantenimento delle normali condizioni operative, facile accessibilità, assenza di danni, controllo delle vie di fuga, degli estintori, degli apparecchi di illuminazione, dell’impianto di diffusione sonora e degli allarmi.
Quello che preoccupa maggiormente è lo stato in cui versa la nostra edilizia scolastica: secondo gli ultimi dati diffusi dall’Anagrafe dell’Edilizia scolastica circa il 58% delle scuole non è adeguato alla normativa antincendio. A gennaio 2018 almeno 42.000 edifici non erano in possesso della SCIA antincendio ed erano a rischio chiusura.