Sul decreto legge 44 in materia di Pubblica Amministrazione sta iniziando il conto alla rovescia: a partire da lunedì 5, infatti, il provvedimento sarà all’esame dell’aula della Camera per il voto che dovrebbe arrivare già entro la giornata di martedì, dal momento che il Governo sembra intenzionato a porre il voto di fiducia.
Tutte le norme relative alla scuola sono contenute nell’articolo 5.
Una di queste riguarda il concorso per dirigenti tecnici di cui si parla ormai da anni
Ci sono poi disposizioni finalizzate ad assicurare il corretto avvio dell’anno scolastico 2023/2024.
Intanto si parla di una procedura concorsuale straordinaria per il reclutamento dei docenti abilitati sul sostegno, inclusi a pieno titolo nelle graduatorie provinciali per le supplenze e negli elenchi aggiuntivi alla prima fascia; il comma dell’articolo 5, allo scopo di garantire la continuità didattica ed educativa dei docenti di sostegno destinatari di nomina a tempo determinato, introduce il vincolo triennale della mobilità; e c’è anche la misura per consentire l’accesso ai percorsi di specializzazione alle attività di sostegno anche ai soggetti privi dell’abilitazione ma in possesso di un’esperienza professionale triennale; alcuni commi affrontano la questione dei titoli per il sostegno conseguiti all’estero.
Negli ultimi giorni, in Commissione, si sono susseguiti gli interventi finalizzati ad introdurre alcuni importanti emendamenti.
Uno dei più attesi è quello che riguarda la mobilità dei dirigenti scolastici che d’ora innanzi verrebbe estesa a tutti i posti disponibili a livello regionale e che non necessiterebbe più del nulla osta del direttore regionale.
Ovviamente nei sindacati e fra i diretti interessati c’è molto malumore perché in molti si aspettavano anche misure sull’organico aggiuntivo Ata, sui DSGA facenti funzione, sugli idonei dei concorsi ordinari e straordinari bis e su altro ancora.
E su questo parla il responsabile scuola della Lega Mario Pittoni che dichiara: “Sugli interventi per la scuola ho più volte sottolineato l’inutilità di guardare cosa succede agli emendamenti parlamentari, alimentando tensioni senza senso. In piena era PNRR le questioni dell’istruzione sono in capo direttamente al Ministero”.
“Di conseguenza – aggiunge Pittoni – operazioni già concordate con Bruxelles come le graduatorie ad esaurimento per gli idonei dei concorsi ordinari e l’eliminazione del tetto alle abilitazioni all’insegnamento entreranno in un atto di iniziativa governativa, che a questo punto sarà successivo al decreto PA”.