”La scelta era tra una posizione rigida e irresponsabile e una ragionevole e responsabile, perché se il Paese è bloccato dal maltempo e la protezione civile è mobilitata, come si può lasciare che migliaia di concorrenti si aggirino per l’Italia sovraccaricando un sistema già esposto?”.
”La nostra è stata una decisione che ha, tra l’altro – affermano al Miur – impedito che alcuni potessero raggiungere le sedi dell’esame e altri no. Chi si muove fa sempre male. Il Ministro si è preoccupato e ha agito di conseguenza, anche se questo può costargli in termini di immagine. E’ una scelta corretta, con un minimo costo per tutti, anche per il Ministero che ora deve riorganizzare tutto”.
Quanto al problema dei biglietti di viaggio e dei soggiorni già pagati dai concorrenti, ”dispiace umanamente il fastidio, ma è responsabilità del concorrente raggiungere il luogo del concorso. Così è per i lavoratori che devono raggiungere il posto di lavoro. E’ un fastidio inevitabile”.
”Se poi le lamentele hanno per oggetto il concorso stesso, allora parliamo della sostanza: sospendere solo per i primi due giorni è indice del fatto che tutto e’ pronto per il concorso. Se avessimo avuto problemi con qualche commissione, come qualcuno insinua, avremmo rimandato anche le date successive, cioè mercoledì e giovedì. Invece è tutto pronto, dispiace per chi spera che vada sempre tutto male in Italia”.
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