Ormai la realtà supera ampiamente la fantasia. A chi mai potrebbe venire in mente di chiedersi: “Ma che succede se un assistente amministrativo muore in corso d’anno?”
La risposta ad una simile domanda è del tutto ovvia, anzi lapalissiana (come si sa maresciallo La Palice mezz’ora prima di morire era ancora in vita!).
Eppure nella Amministrazione scolastica è stato necessario studiare accuratamente la domanda per arrivare infine alla risposta: “Se un dipendente appartenente al profilo Ata muore il dirigente scolastico, sotto propria personale responsabilità, può decidere di nominare un supplente per coprire il posto rimasto vuoto”.
Il “problema” nasce dal fatto che la legge finanziaria 2015 aveva stabilito in modo chiaro e netto che non è possibile nominare supplenti su posti di assistenti amministrativi a meno che l’organico della scuola non sia inferiore a tre unità.
Adesso, dopo una approfondita disamina della questione, costata certamente un discreto numero di ore lavorative di dirigenti, funzionari e impiegati, a viale Trastevere sono arrivati alla conclusione: gli assistenti amministrativi deceduti possono essere sostituiti perchè si tratta di coprire non già una supplenza ma un posto vacante.
La questione potrebbe anche chiudersi con un mezzo sorriso ed una alzata di spalle.
Peccato che, per arrivare alla circolare di chiarimento, sia stato necessario mettere confronto soluzioni diverse, studiare, approfondire, chiedere pareri e così via.
La notizia meriterà certamente di essere inserita nella nota rubrica della Settimana Enigmistica “Incredibile ma vero!”.