Lo riferisce il sito pensionioggi.it che riporta un comunicato dello Snals, che ha curato il ricorso in primo grado ottenendo, innanzi al tribunale di Salerno, una soluzione positiva per via giudiziaria alle istanze degli insegnanti della “Quota 96”
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Il comunicato Snals aggiunge il motivo del contendere che, come è noto ormai, ha radici lontane ed esattamente nel governo Monti e nella Legge Fornero sulle pensioni, con cui, dall’oggi al domani, circa 4000 lavoratori della scuola, docenti e Ata, nonostante avessero maturato il diritto alla pensione, si ritrovarono scalzati fuori. Non si tenne in conto, volutamente, che per il personale della scuola la pensione segue non il calendario solare ma quello scolastico: da settembre ad agosto.
La decisione di Salerno, ricorda lo Snals, costituisce “un importante precedente a fronte di una giurisprudenza piegata ai poteri forti che non ha mai riconosciuto alcun diritto ai “Quota 96” . Da ultimo, sottolineano dal sindacato, “registriamo anche la recente bocciatura da parte del tribunale del lavoro di Palermo ad un ricorso di una decina di insegnanti presentato sulle medesime fondamenta”.
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