Rischia di essere ricordata come un’assunzione a caro prezzo quello di circa 8mila docenti immessi in ruolo con la fase C della Buona Scuola, più nota come “potenziamento” degli istituti: questi insegnanti, infatti, a distanza ormai quasi di tre mesi dall’immissione in ruolo, risultano ancora senza stipendio.
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Anief lancia l’attacco e fa tintinnare le campanelle dei tribunali perché Miur e MEF, come al solito (a seconda del punto di vista, aggiungiamo) “avranno bisogno di mille sollecitazioni prima di risolvere la faccenda”, comprese appunto le cause legali che non vanno avanti senza soldi, anzi.
Anief intanto, che fa il suo lavoro, ha già diffidato sia il Mef e sia il Miur i quali però, per quanto si capisce, pare siano in stretta simbiosi con studi legali e affini, a cui così il lavoro non manca mai. Gli unici a perderci e a soffrire doppiamente, per la mancata retribuzione e per la retribuzione che devono elargire ai legali, sono proprio questi docenti, mentre non sappiamo se da altri luoghi ci si sfrega le mani.