Categorie: Precari

Miur, in arrivo la “grana” degli indennizzi imposti dai tribunali a favore dei precari storici

La sentenza della Corte Europea, che sanziona quei datori di lavoro che non stabilizzano i lavoratori con alle spalle almeno tre anni di servizio, rischia di mettere a repentaglio una parte dei risparmi praticati negli ultimi anni dal ministero dell’Istruzione: a complicare i piani di razionalizzazione delle spese del dicastero di viale Trastevere sono le sentenze, emesse dai tribunali del lavoro, che stanno accordando onerosi indennizzi – tra i 15mila e i 40mila euro a testa – a favore dei docenti precari “storici”.
È notizia delle ultime ore che il giudice del lavoro di Milano, Fabrizio Scarzella, esaminando la causa patrocinata dal sindacato Anief ha indennizzato con quasi 30mila un’insegnante precaria lombarda: la docente non ha ottenuto l’assunzione a titolo definitivo, ma riceverà dallo Stato ben 6 mensilità dell’ultima retribuzione globale di fatto percepita (oltre 10.000 euro); 2.880 euro come scatti biennali maturati e non corrisposti nel periodo di precariato; 14.354 euro quali retribuzioni non percepite nei mesi di luglio e agosto per gli anni in cui il contratto era stato stipulato fino al 30 giugno ma su posto vacante e disponibile.
Nelle ultime settimane, prima di questa sentenza – ricorda Marcello Pacifico, Presidente dell’Anief – anche altri tribunali del lavoro (in particolare quello di Torino ndr) hanno confermato tale parere. Evidentemente il diritto non perdona all’amministrazione italiana la violazione della normativa europea che ci chiede la corretta tenuta dei conti pubblici, ma anche la non discriminazione del personale a tempo determinato Ma se la tendenza verrà confermata a questo punto, sostiene il leader dell’Anief , il Miur non ha scelta: assuma tutti i precari in blocco. Ciò comporterebbe un esborso per le casse dello Stato decisamente minore”.
”. In effetti, sono state già diverse le occasioni in cui i giudici del lavoro hanno tenuto conto della direttiva Ue 1999/70/CE, attraverso cui vengono cancellate le discriminazioni tra precari e personale di ruolo. Certo la stragrande maggioranza dei ricorsi devono ancora essere esaminati: oltre a quelli dell’Anief, molto corposo è anche il numero di quelli del Codacons. Meno nutrito il numero della Flc-Cgil. E poi ci sono i docenti che si sono rivolti ai legali non patrocinati da associazioni o sindacati. Stime da confermare indicano la quota complessiva di richieste di stabilizzazione (o di lauto indennizzo) vicina alle 40mila unità. Un numero altissimo, tanto che se il Miur dovesse continuare a soccombere si ritroverebbe a dover indennizzare non pochi milioni di euro.
Per il dicastero di viale Trastevere la questione sembra davvero in salita. Ancora di più dopo che alcuni giorni fa l’Avvocatura dello Stato, coinvolta in uno dei ricorsi, ha deciso di tirarsi indietro. “Considerata la natura della presente controversia”, l’Avvocatura statale ha reputato “di non dover assumere direttamente la trattazione della causa”. Per il Miur, insomma, ci sono tutti i presupposti perché le richieste di stabilizzazione e risarcimento formulate dai precari si trasformino in un affare a perdere.
Alessandro Giuliani

Articoli recenti

Maturità 2025, che fine ha fatto la circolare per presentare le domande? Le scuole intanto stanno dando indicazioni, confermando la prima scadenza del 30 novembre

"Nelle more dell’emissione della nota M.I.M. sui termini, modalità e presentazione delle domande, da parte…

22/11/2024

Donne vittime di violenza, ministero dell’Istruzione illuminato di rosso. Valditara: la scuola sarà al vostro fianco

Nella Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, una settantina di studenti di tre…

22/11/2024

Christian Raimo sospeso dal servizio per tre mesi: mi spiace, non volevo insultare Valditara ma difendere la scuola pubblica dalla politica distruttiva – VIDEO

L’insegnante e scrittore Christian Raimo ripercorre con ‘La Tecnica della Scuola’ i motivi che hanno…

22/11/2024

Una tiktoker: “Sono bella, non ho bisogno di studiare”. Castellana (Gilda): “Questi sono i messaggi che arrivano ai ragazzi?”

La rivista online La Scuola Oggi ha organizzato un dibattito pubblico sul tema “Aggressioni in…

22/11/2024

Promuovere la sicurezza nelle scuole: al via la seconda edizione del concorso nazionale per gli studenti

In occasione della Giornata della Sicurezza nelle Scuole, il Ministero dell’Istruzione e del Merito d’intesa…

22/11/2024

Benessere emotivo e relazionale degli studenti, arriva il docente facilitatore nelle scuole di Trento tra due anni

Nelle scuole della provincia autonoma di Trento sta per arrivare una grande novità: come annunciato…

22/11/2024