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Miur paralizzato dalle mancate nomine di Bussetti? L’ex capo di gabinetto Fusacchia presenta un’interrogazione

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Il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti terrebbe in ostaggio il ministero dell’Istruzione da ormai cinque settimane: a sostenerlo è il deputato Alessandro Fusacchia (+Europa), nell’annunciare anche la presentazione di un’interrogazione parlamentare rivolta allo stesso responsabile dell’Istruzione nazionale, “tesa a far luce su questa impasse burocratica”.

Perchè la riorganizzazione del Miur senza nuovi incarichi?

Secondo Fusacchia, che dal 2014 (a soli 36 anni) al 2016 è stato capo di gabinetto al Miur durante il mandato dell’ex ministra Stefania Giannini, il palazzo bianco di Viale Trastevere “da oltre un mese” sarebbe praticamente “paralizzato”.

“Il ministro – sostiene – si è lanciato nella riorganizzazione, ha rivisto le competenze assegnate a vari uffici, i dirigenti si sono candidati. Ma da più di un mese aspettano che il ministro conferisca i nuovi incarichi. Perché questo ritardo? Perché il ministro ha preso in ostaggio l’amministrazione?”.

“Al ministro – continua – non sfugge certo che ci sono atti da firmare, procedure da mandare avanti, e che queste settimane sono delicatissime per assicurare il corretto avvio dell’anno scolastico a settembre”.

Bussetti ostaggio di qualcuno?

A questo proposito, Fusacchia cita il caso dell’Usr della Liguria: “Perché il vertice dell’Ufficio scolastico regionale ligure è vacante da 8 mesi? Possibile che non ci sia nessuno di valido da nominare? No, non è possibile”.

“E allora? Di che cosa, o di chi, è finito a sua volta ostaggio il Ministro Bussetti? Ho presentato oggi una interrogazione per fare chiarezza e avere informazioni su quando questo impasse si sbloccherà. Vedremo cosa e quando risponderà”, conclude il deputato di Europa+, che ha come riferimento primo la senatrice ex radicale Emma Bonino.