E anche la compromissione della salute fisica è a rischio di chi è sottoposto a mobbing e non solo da parte dei diretti superiori ma anche dei colleghi.
20 anni di pubblicazioni scientifiche, dal 1990 al 2009, sono state analizzate per valutare gli effetti sulla salute psico-fisica dei mobbizzati, “soprattutto alla luce dell’inesistenza di evidenze scientifiche chiare sulle conseguenze del mobbing sulla vita delle vittime”, spiega il team di Gianfranco Tomei del Dipartimento di Neurologia e Psichiatria della Sapienza di Roma e di Franco Tomei del Dipartimento di Medicina legale della Scuola di specializzazione in Medicina del lavoro della Sapienza, individuando 13 pubblicazioni utili per la loro analisi.
E dall’analisi “si può concludere che il mobbing può provocare influenze negative sulla vita dei soggetti che ne sono vittime, sia dal punto di vista lavorativo e della vita di relazione, che sulla salute psicofisica”.
I ricercatori infatti sono certi che gli effetti del mobbing incidano profondamente sulla personalità, l’approccio alla vita e sulla salute delle vittime. Secondo i loro studi le angherie subite sul loro di lavoro portano a un aumento del cinismo e a una riduzione della stabilità emotiva, della fiducia nella giustizia, dell’autostima e della positività nella vita. Lo stress s’impenna, il benessere mentale viene “compromesso” e lo stesso accade, molto spesso, per la salute fisica. Infine la mancanza di sostegno la parte dei colleghi gioca un ruolo ‘chiave’ nell’aggravare i fenomeni di mobbing.
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