Riceviamo e pubblichiamo le precisazioni di Antonello Giannelli, dirigente Miur e Anp, proposito dell’articolo “Mobilità 2016/17, per l’Anp l’accordo potrebbe essere bocciato…”.
Gentile Direttore, ho sentito la necessità di scriverLe queste poche righe in relazione all’articolo apparso su “La Tecnica della Scuola” datato 10 marzo 2016, a firma di Lucio Ficara, dal titolo “Mobilità 2016/17, per l’Anp l’accordo potrebbe essere bocciato…”.
Devo premettere che comprendo perfettamente le esigenze editoriali che impongono titoli roboanti e in grado di attirare l’attenzione dei lettori; così come capisco che la tematica della mobilità sia di estremo interesse per qualunque lavoratore e che lo sia, quindi, anche per il personale della scuola.
Quello che non riesco proprio ad accettare è che l’articolo abbia dato tanta enfasi ad un argomento (la mobilità dei docenti e le sue connessioni con la disciplina degli ambiti) al quale ricordo bene di non avere dedicato più di tre minuti, peraltro in risposta ad una domanda postami dal pubblico in chiusura dell’incontro, ed abbia quasi del tutto trascurato l’oggetto del seminario, durato ben tre ore.
Ho presentato, infatti, una concreta proposta di valorizzazione della professionalità dei docenti in grado di contemperare la discrezionalità dei dirigenti con l’oggettività di un algoritmo matematico. Ho dedicato la massima cura nel mostrare come sia possibile assicurare la trasparenza della procedura mediante opportune rappresentazioni grafiche – la cui validità è stata, peraltro, riconosciuta dall’autore dell’articolo – ed ho ribadito la necessità che i dirigenti si avvalgano della collaborazione dei docenti per realizzare quella leadership diffusa e condivisa che talvolta difetta nelle nostre scuole.
Di tutto questo, e del grado di apprezzamento della platea – costituito in grande maggioranza da docenti – nell’articolo non vi è quasi traccia.
Sarebbe stato molto agevole, per il giornalista, intervistare i presenti e registrane i commenti.
Perché parlare di tutt’altro nell’articolo? Perché perdere l’occasione di dare atto che si è trattato di un bel pomeriggio dedicato allo studio di uno strumento (la valorizzazione dei docenti) che potrebbe contribuire al miglioramento delle scuole? Perché ignorare la soddisfazione, manifestatami dai docenti presenti, per uno strumento utile e applicabile con rigore, equilibrio e trasparenza?
Forse per alimentare le polemiche relative alla legge 107? È davvero questo il modo migliore per informare e per stimolare alla riflessione i lettori?
Antonello Giannelli
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La Tecnica della Scuola, nel recepire le osservazioni del dirigente Antonello Giannelli, intende precisare che l’autore dell’articolo, pur in effetti focalizzando l’articolo suddetto sugli esiti del nuovo regolamento sulla mobilità 2016/17, ha comunque rilevato che l’intervento del relatore è stato sviluppato utilizzando “efficaci grafici matematici”, al fine di dimostrare “che il nuovo sistema valutativo, obbligatorio per legge nelle nostre scuole, non valuta la persona ma più propriamente la sua prestazione lavorativa”.
Se l’autore e la testata giornalistica hanno deciso di dare più “enfasi” alla mobilità piuttosto che ad altri argomenti affrontati, il motivo è ovvio: è un argomento che interessa molto da vicino almeno un dipendente della scuola su quattro. E le rispettive famiglie. Quasi un milione di persone, quindi, che attendono con ansia di sapere quali sono le novità che si potrebbero ripercuotere sul loro destino professionale e di vita. Per questo motivo, è stato ritenuto importante far conoscere ai lettori il parere di un autorevole sindacato nazionale sull’aperta questione.
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