Si allunga la striscia di possibili errori sui trasferimenti avvenuti nel 2016, determinati attraverso il discusso e mai rivelato algoritmo ministeriale.
Secondo il Comitato #8000esiliatifaseb, sarebbero infatti stati “rilevati casi di docenti che hanno ottenuto per l’anno scolastico 2016/17 il trasferimento sul sostegno, pur non possedendo il titolo di specializzazione necessario, privando così gli alunni del docente specializzato e violando il diritto a rientrare nella propria provincia di chi, invece, tale titolo lo possiede”.
Sembra infatti – continua il Comitato – che, in fase di domanda di mobilità, alcuni docenti abbiano dato “per errore o svista” disponibilità al sostegno, pur non avendo presentato autocertificazione di essere in possesso del titolo, e che il sistema (il famoso algoritmo) abbia in automatico dato loro il trasferimento su un posto di sostegno, senza che nessuno abbia controllato se ne avessero diritto.
Si presume che errori dello stesso genere possano essere accaduti in diverse province, producendo, a cascata, ripercussioni su tutta la mobilità.
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Il commento del comitato degli assunti nella fase B, nel 90 per cento dei casi mandati fuori provincia, è di quelli al vetriolo.
“Nella jungla delle immissioni in ruolo della L. 107/15 e della successiva mobilità straordinaria, è accaduto anche questo. Non bastava la suddivisione in fasi, che ha creato disparità e ingiustizie tra colleghi, stravolgendo i criteri di merito e le legittime aspettative di chi per decenni ha insegnato con contratti annuali”.
E ancora: “non bastava l’algoritmo della mobilità, che ha generato trasferimenti sbagliati a causa di errori grossolani anche nelle scuole secondarie di secondo grado, a differenza di quanto ha dichiarato il Miur, per giustificare il passaggio diretto nel cestino della carta straccia delle numerose domande di conciliazione che gli sono piovute addosso”.
Giunti a questo punto, per il comitato di docenti “è quanto mai necessario che il MIUR e gli USR provvedano urgentemente ad effettuare verifiche a tappeto a livello nazionale sui trasferimenti dello scorso anno”. Bisogna, conclude il comitato, “ripristinare equità ed evitare l’ennesima pioggia di ricorsi contro il Miur”.