Ancora non c’è traccia dell’Ordinanza sulla mobilità 2016 del personale scolastico. Ed il motivo è sempre lo stesso.
Quello relativo al fatto che il sì di Ragioneria dello Stato e Funzione Pubblica sul testo relativo all’accordo sottoscritto lo scorso 10 febbraio tra Miur e sindacati, tarda ad arrivare. L’esame, si sapeva, risulta chiaramente più complesso degli ultimi anni, visto che ci sono i “paletti” imposti dalla Legge 107/15. In particolare, quello degli ambiti territoriali, in parte “aggirato” dall’accordo (anche se non per tutti i docenti, visto che gli assunti nelle due tornate finali vi incapperanno).
Solo che la tempistica sull’ottenimento del parere definitivo delle due istituzioni pubbliche, sta andando oltre ogni aspettativa più nera. Evidentemente, i funzionari incaricati dell’esame del testo stanno esaminano poche pagine al giorno.
I primi ad essere meravigliati per questo prolungamento dei tempi – dopo aver detto un mese fa che l’Ordinanza sarebbe stata pubblicata entro il 20 marzo 2016 – sono i dirigenti del Miur.
Non tanto, sembra, per i possibili rilievi che apporranno Mef e ministero della Pubblica Amministrazione (su questo fronte si parla di “piccole richieste di modifiche e chiarimenti”). A destare preoccupazione sono gli effetti che si verranno a determinare.
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Perché l’accordo prevedeva la conclusione delle operazioni di trasferimento di tutto il personale docente entro la fine di luglio, cui sarebbero poi seguite anche le utilizzazioni e le assegnazioni provvisorie. Ora, ammesso che l’Ordinanza arrivi qualche giorno dopo Pasqua, ma più probabilmente la settimana successiva ancora, quindi nella prima decade di aprile, andrà a finire che quel programma dovrà essere posticipato di almeno quindici giorni.
Ma siccome le immissioni in ruolo devono per legge essere effettuate al massimo entro il 31 agosto, in modo che il contratto abbia decorrenza giuridica ed economica dal 1° settembre 2016, al Miur stanno pensando di chiedere una deroga: spostare di 15 giorni quel termine, in modo da attuare le assunzioni senza strascichi negativi per i neo immessi in ruolo.
L’intenzione presto si tradurrà in una formale domanda: subito dopo le festività pasquali, quando arriverà l’Ordinanza sulla mobilità firmata dal ministro Giannini, partirà anche la richiesta di deroga, attraverso l’approvazione di una norma ad hoc.
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