In questo breve video di circa tre minuti, Lucio Ficara, redattore de “La Tecnica della Scuola”, mette a fuoco i punti principali dell’accordo firmato oggi tra Miur e sindacati sulla mobilità 2017/2018.
Tutti i docenti avranno, compresi i titolari su ambito, le stesse opportunità di avere la titolarità su scuola sia in provincia che fuori (sarebbe quindi cancellata quindi l’ultima parte del comma 73 della legge 107/2015 ).
Tutti i docenti potranno fare domanda dove credono, al limite chi vuole potrà mettere fino a 15 province (in passato era possibile solo alle superiori) facendo un’unica domanda (=semplificazione)
Nessuno (né vecchio né nuovo) è quindi obbligato, se non vuole, ad andare su ambito, pagando solo il pegno del limite di 5 scuole.
Infine c’è un vincolo stringente a trovare un accordo nella mobilità da ambito a scuola (in deroga ai commi da 79 a 83) come condizione per sottoscrivere il Ccni definitivo sulla mobilità. Ci sarà un elenco di “requisiti ” (e non criteri discrezionali) nazionale che la scuola, ovvero il collegio docenti e non il Ds a sua discrezione, potrà indicare in coerenza all’approvazione o adeguamento del PTOF in relazione ai posti assegnati e vacanti.
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