Nel contratto della mobilità 2018/2019, che è poi la proroga di quello firmato l’11 aprile 2017 per la mobilità 2017/2018, c’è l’art.6 che precisa i procedimenti dei trasferimenti e dei passaggi.
PROCEDIMENTO DEI TRASFERIMENTI E DEI PASSAGGI
Nella domanda di mobilità 2018/2019, la cui ordinanza ministeriale è prevista tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio 2018, sarà possibile per ciascun docente presentare con un’unica domanda sia per la mobilità intraprovinciale che per quella interprovinciale. È utile sottolineare che in questo modulo unico si possono esprimere fino a quindici preferenze di cui al massimo cinque scuole, sia di ambiti diversi che del proprio ambito, poi si possono esprimere anche ambiti territoriali della propria provincia o di altre province e nel caso si voglia ottenere un trasferimento o passaggio interprovinciale sarà possibile esprimere anche codici sintetici delle intere province.È di assoluta importanza il comma 2 dell’art.6 del contratto della mobilità, infatti in questa norma è spiegato che, pur presentando un’unica domanda di trasferimento o passaggio, la mobilità all’interno della provincia precede quella interprovinciale, secondo quanto disciplinato nell’allegato 1 – ordine delle operazioni nei trasferimenti e nei passaggi del personale docente ed educativo; le preferenze espresse nella domanda sono esaminate nell’ordine riportato in quest’ultima. Secondo la successione delle operazioni di cui all’allegato 1 i trasferimenti e i passaggi possibili vengono disposti secondo l’ordine determinato per ciascuna preferenza sulla base delle precedenze e, a parità di precedenze o in assenza delle medesime, dal più alto punteggio. A parità di precedenza e punteggio si procede dando priorità alla maggiore anzianità anagrafica.
QUALE MOVIMENTO PREVALE TRA TRASFERIMENTO E PASSAGGIO?
La mobilità professionale (ovvero passaggi di cattedra e di ruolo) prevale su quella territoriale (ovvero trasferimenti su stessa classe di concorso di titolarità) nei soli passaggi di ruolo. Nei passaggi di cattedra si segue l’ordine di priorità indicato dal docente. Nel caso di presentazione di domande di trasferimento, di passaggio di cattedra e di passaggio di ruolo, il conseguimento del passaggio di ruolo rende inefficace la domanda di trasferimento o di passaggio di cattedra o il trasferimento o passaggio di cattedra eventualmente già disposti. In caso di richiesta contestuale di trasferimento e passaggio di cattedra il docente deve precisare a quale dei due movimenti intende dare la preferenza; in caso di assenza di tale indicazione prevale il passaggio di cattedra. In caso di più passaggi di cattedra si segue l’ordine di priorità indicato dal docente, nel rispetto dell’ordine della graduatoria e delle precedenze. In caso di mobilità territoriale e di mobilità professionale saranno presentate distinte domande. Quindi il modello di domanda unica vale solamente per la mobilità territoriale sulla stessa classe di concorso sia provinciale che interprovinciale.
CHE TIPO DI TITOLARITA’ AVRA’ IL DOCENTE DOPO LA MOBILITA’ ?
Se il docente non è soddisfatto nelle sue richieste di preferenza espresse nella domanda di mobilità, rimarrà con la titolarità posseduta precedentemente la presentazione della domanda. Invece il docente soddisfatto in una preferenza di scuola acquisisce la titolarità su scuola, il docente soddisfatto nella preferenza su ambito acquisisce la titolarità su ambito, in caso di preferenza sintetica per provincia il docente che ottiene la mobilità è assegnato in titolarità su ambito territoriale secondo la catena di prossimità tra gli ambiti della stessa provincia. Qualora una domanda sia soddisfatta mediante la preferenza sintetica provincia, al docente viene assegnato il primo ambito disponibile, secondo l’ordine risultante dalla tabella di prossimità, salvo che il medesimo sia stato richiesto da altro aspirante, anche con punteggio inferiore, tuttavia mediante una indicazione puntuale. In tale ipotesi, poiché con la preferenza sintetica si richiedono indifferentemente tutti gli ambiti in essa compresi, il primo ambito con posto disponibile é assegnato al docente che l’ha richiesto con indicazione puntuale sia pure con punteggio inferiore ed al docente che ha espresso la preferenza sintetica viene assegnato il successivo ambito disponibile.
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