Grande successo per l’appuntamento della Tecnica della scuola live “Mobilità personale scolastico 2021/2022. Resterà il vincolo quinquennale?”.
Un problema che attanaglia decine di migliaia di docenti in tutta Italia, quello del vincolo quinquennale e una norma che molti sperano venga abolita dal decreto milleproroghe.
In apertura di diretta è intervenuto il prof. Natale Alfonso, coordinatore nazionale Cub scuola:
“Il vincolo quinquennale è una norma assurda e discriminatoria che ingabbia decine di migliaia di neo insegnanti per cinque anni – spiega Alfonso – È negata loro la mobilità annuale, quella per eventi straordinari. Non è considerata l’insorgenza di invalidità familiari. Una norma analoga era stata introdotta in passato e poi era stata cassata per parziale incostituzionalità. Singolare che sembri una norma priva di genitori. La motivazione? Il vincolo doveva snellire i movimenti annuali e servire a impedire troppi trasferimenti dal sud al nord. In realtà non vi è una logica, secondo noi. In tutta Italia ci sono oltre 150mila posti liberi su base annua che alimentano la precarietà. Grave sostenere costi importanti e rinunciare agli affetti familiari”.
A seguire l’intervento dell’avv. Dino Caudullo:
“I problemi sulla mobilità partono da lontano. La mobilità straordinaria del 2016/17 che avrebbe dovuto tamponare ai problemi del piano straordinario di assunzioni disposto dalla legge sulla buona scuola ma che ha immobilizzato migliaia di docenti. Con l’introduzione del vincolo quinquennale si crea una nuova categoria di immobilizzati, sulla carta per cinque anni, ma dopo il quinto anno potranno solo partecipare senza certezza di trasferimento. Questo blocco è stato introdotto nel 2019 con un equilibrio politico che si è mantenuto nel tempo. I docenti immessi in ruolo a qualsiasi titolo, a partire dal 1 settembre 2020 non potranno partecipare per cinque anni, a operazioni di mobilità professionale e territoriale, non potranno partecipare a operazioni di assegnazione provvisoria e non potranno svolgere incarichi a tempo determinato su altra classe di concorso”.
Il prof. Lucio Ficara, esperto di normativa scolastica, ha poi parlato delle scadenze riguardo la mobilità dei docenti:
“Il 10 febbraio la ministra Azzolina aveva convocato d’urgenza i sindacati per presentare l’ordinanza ministeriale sulla mobilità con presentazione delle domande fino all’11 marzo. Nella stessa serata del 10 febbraio questa convocazione è stata revocata. Ad oggi il neo ministro Bianchi non ha ancora convocato i sindacati. La data di inizio di presentazione delle domande probabilmente verrà spostata a marzo. Tutti i docenti di ruolo a tempo indeterminato hanno titolo per procedere alla domanda. Se dovesse passare nel milleproroghe l’abolizione del vincolo quinquennale, ci sarà la possibilità anche per chi è entrato in ruolo nel 2020/21 di presentare la domanda”.
Ha condotto la diretta il giornalista Daniele Di Frangia.
Una docente precaria con un contratto a tempo determinato da parte del dirigente scolastico fino…
Finita la scuola, a giugno, molte famiglie potrebbero essere in diffcoltà perchè non avranno la…
La grammatica valenziale insegna a comprendere la struttura della frase ragionando sui legami tra parole,…
Nel cooperative learning, l'insegnante facilitatore guida, osserva e supporta il lavoro di squadra. Organizza attività,…
La Certificazione Internazionale di Alfabetizzazione Digitale è ormai requisito di accesso per tutti i profili…
Come abbiamo scritto, è finita l'attesa per il concorso per dirigenti tecnici: dallo scorso 9…