Abbiamo ascoltato la coordinatrice nazionale TFA abilitati, Daniela Servello, sulla richiesta, fatta insieme al coordinamento Misos, sulla loro richiesta del riconoscimento di 12 punti, per la mobilità volontaria e d’ufficio, per la mobilità annuale, per chi ha conseguito l’abilitazione e la specializzazione per il sostegno con il TFA.
Richiesta per il punteggio
La professoressa Servello, coordinatrice nazionale dei docenti abilitati tramite TFA, ci spiega che gli abilitati e specializzati tramite TFA (materia e sostegno) chiedono che vengano riconosciuti a tutti i docenti di ruolo e abilitati tramite procedura selettiva, i 12 punti attribuiti ai vincitori di concorso: nelle graduatorie interne, in quelle per le utilizzazioni e assegnazioni provvisorie, nonché nella mobilità provinciale, interprovinciale e professionale.
TFA è una procedura selettiva
La richiesta di avere 12 punti nelle tabelle della mobilità per chi ha superato le prove TFA e si è abilitato o specializzato con tale procedura, secondo il coordinamento TFA abilitati e Misos, è pienamente fondata e giustificata dalle molteplici e stringenti prove selettive che vengono affrontate per accedere, frequentare e portare a termine i suddetti percorsi abilitanti e/o di specializzazione che, de-facto, li rendono equiparabili per impegno e difficoltà ad un vero e proprio concorso per titoli ed esami.
Scuole di specializzazione
Una richiesta del genere, di avere riconosciuto il punteggio per il titolo abilitante nella mobilità, era stata più volte avanzata, in passato, per coloro che avevano ottenuto il titolo di abilitazione all’insegnamento tramite SSIS.
Ma per tutta risposta l’Amministrazione inserì nel contratto di mobilità la nota 11 bis che chiude in questo modo: “Analogamente non si valutano i titoli rilasciati dalle Scuole di Specializzazione per l’insegnamento nella scuola secondaria (SSIS). Detti titoli non possono essere, infatti, considerati titoli generali aggiuntivi in quanto validi sia per l’accesso ai ruoli sia per il passaggio”.