Con la sottoscrizione del nuovo CCNI sulla mobilità per il triennio 2022/23, 2023/24, 2024/25 si prepara l’avvio della procedura di mobilità per l’a.s. 2022/2023 con novità di un certo interesse.
Abbiamo più volte affrontato il problema del vincolo introdotto per i docenti neo immessi in ruolo, registrando il comprensibile malcontento di migliaia di docenti rimasti vincolati nelle sedi prima assegnazione perché impossibilitati a partecipare alla mobilità.
Le intenzioni di abolire in toto il vincolo quinquennale per i docenti reclutati dal concorso di cui al DDG 85/2018 con decorrenza 1.09.2019 e per tutti gli immessi in ruolo dall’1.09.2020, sono state recepite solo parzialmente in sede legislativa.
Il nuovo comma 3 dell’art.399 del D.Lvo 297/94 nella sua prima formulazione, prevedeva infatti che i docenti immessi in ruolo a partire dall’a.s. 2020/2021, possono chiedere il trasferimento, l’assegnazione provvisoria o l’utilizzazione in altra istituzione scolastica, ovvero ricoprire incarichi di insegnamento a tempo determinato in altro ruolo o classe di concorso soltanto dopo cinque anni scolastici di effettivo servizio nell’istituzione scolastica di titolarità.
A sua volta, il Decreto legge Sostegni-bis ha portato a tre anni il vincolo previsto dal nuovo art.399 comma 3, ed ha anche ridotto, portandolo complessivamente a tre anni, il vincolo previsto dall’art.13 del D.lvo 59/2017 per il personale che ha concluso positivamente il percorso annuale di formazione iniziale e prova del Fit ed è confermato in ruolo presso l’istituzione scolastica ove ha svolto il periodo di prova (presso cui era previsto che rimanesse vincolato per almeno altri quattro anni).
Nonostante le ulteriori pressioni per l’abolizione del vincolo, in sede legislativa, l’unica possibile per l’abrogazione di una disposizione introdotta per legge, non si è però ritenuto di intervenire, mantenendo quindi ferme le disposizioni penalizzanti per i neo assunti.
Nonostante il mantenimento del vincolo, in sede di trattative per il rinnovo del CCNI sulla mobilità per il prossimo triennio, è stata trovata una soluzione decisamente interessante che, se non elimina in radice il problema, potendolo intervenire in tal senso solo il legislatore, offre certamente una possibilità di movimento ai docenti neo assunti.
Considerata l’assenza di una disciplina in tema di acquisizione della titolarità su sede, colmando quindi un vuoto normativo, il nuovo CCNI (ad oggi sottoscritto solo dalla Cisl Scuola) prevede, in particolare, che per il triennio 2022-2025, al personale docente immesso in ruolo è attribuita la titolarità su istituzione scolastica mediante domanda volontaria di mobilità territoriale da presentarsi nel corso del primo anno di immissione ruolo.
Il contratto precisa anche che, fermo restando le operazioni di mobilità effettuate per l’anno scolastico 2021/2022 e ai fini di acquisizione della titolarità, possono presentare domanda di mobilità per l’anno scolastico 2022/2023 anche coloro che sono stati immessi in ruolo nell’anno scolastico 2020/2021.
Appare quindi chiaro che tutti i neo docenti a tempo indeterminato, compresi gli assunti dall’a.s. 2020/2021, potranno partecipare alle operazioni di mobilità per l’assegnazione della sede di titolarità.
Solo dopo l’assegnazione della sede definitiva di titolarità in seguito alla procedura di mobilità, scatterà quindi il vincolo alla permanenza presso detta sede per un triennio.
Potendo partecipare alla mobilità solo il personale di ruolo, naturalmente per l’a.s. 2022/2023 non potranno presentare domanda di mobilità i docenti reclutati dalla I fascia delle Gps con decorrenza 1.09.2021.
Secondo la procedura di reclutamento straordinario introdotta dal Dl Sostegni-bis infatti, il personale individuato dalla I fascia delle Gps è destinatario per l’a.s. 2021/2022 di un incarico a tempo determinato, che funge da anno di prova e formazione, cui seguirà nel mese di luglio 2022 una prova disciplinare.
I docenti individuati dalla I fascia delle Gps saranno quindi assunti a tempo indeterminato solo se supereranno le prove previste e, conseguentemente, se confermati in ruolo, potranno poi partecipare alla successiva procedura di mobilità per l’assegnazione della sede definitiva di titolarità.
Uno studente può recarsi a scuola portando con sé delle bombe carta nascoste tra i…
Con molta pacatezza sento l’esigenza di scrivere delle riflessioni sul caso Raimo.Alcuni docenti dimenticano che…
Tutti parlano di aumentare i salari degli insegnanti, ma concretamente si vedono solo tagli.Analizziamo il…
Esprimiamo solidarietà al collega Raimo, sospeso dall’insegnamento per tre mesi al 50% dello stipendio, per…
A distanza di 24 ore dai nostri primi commenti “a caldo” a proposito del “caso…
Il 15 novembre, in occasione della giornata internazionale dello studente, l’Unione degli Studenti scenderà in…