Ancora una volta il CCNI sulla mobilità, avrà carattere di validità triennale e si strutturerà su tre fasi. Le preferenze esprimibili saranno le scuole, i comuni, i distretti e le province. Il Ministero dell’Istruzione ha infatti convocato in videoconferenza le organizzazioni sindacali per martedi 16 novembre 2021 per aprire la trattativa sul rinnovo del CCNI triennale 2022-2025 sulla mobilità del personale della scuola. Quello precedente è scaduto con le ultime operazioni relative all’a.s. 2021/22.
Le tre fasi della mobilità
Ciascun docente potrà esprimere con un’unica domanda fino a quindici preferenze indicando le scuole, ovvero un codice sintetico (comune o distretto) sia per la mobilità intraprovinciale che per
quella interprovinciale; in tale ultimo caso sarà possibile esprimere anche codici sintetici di una o più province.
La prima fase della mobilità docenti è riferita alla mobilità territoriale all’interno dello stesso comune, la seconda fase sarà quella dei trasferimenti tra comuni della stessa provincia, la terza fase si riferisce alla mobilità territoriale interprovinciale e mobilità professionale (passaggi di cattedra e di ruolo).
Percentuali posti
Visti i dati statistici delle ultime immissioni in ruolo e il fatto che dopo le assunzioni restano vacanti numerosi posti, potrebbero essere riviste le aliquote percentuali tra i posti disponibili per la mobilità e quelli disponibili per la terza fase della mobilità.
Fino ad oggi il 50% dei posti vacanti dopo la prima e seconda fase della mobilità è destinato alle immissioni in ruolo, mentre l’altro 50% sarebbe destinato alla mobilità interprovinciale e la mobilità professionale. Per favorire il rientro di migliaia di docenti che da troppi anni non riescono a rientrare nelle proprie regioni di residenza, potrebbe essere modificata, a favore dei trasferimenti interprovinciali, l’aliquota percentuale destinata alla mobilità e verrebbe abbassata quella riservata alle immissioni in ruolo. Modifiche delle aliquote percentuali sono previste anche per la divisione dei posti destinati alla mobilità territoriale rispetto alla mobilità professionale.
Lo svincolamento
Un ragionamento si aprirà anche sul vincolo triennale dei docenti neoassunti, ma soprattutto anche dei docenti che dovessero ottenere la mobilità su qualunque tipo di preferenza.
L’Amministrazione sul vincolo triennale della mobilità non vorrebbe fare sconti, ma i sindacati non sono disponibili a ratificare una norma eccessivamente rigida e troppo restrittiva.
I tempi della mobilità 2022/2023
Il CCNI mobilità 2022/2025 dovrebbe trovare un accordo entro il mese di dicembre 2021 o gennaio 2022. Per febbraio 2022 dovrebbero aprirsi i tempi per la presentazione della domanda di mobilità, attraverso le Istanze OnLine. I docenti soprannumerari dovrebbero essere noti per il mese di aprile insieme agli organici e gli esiti della mobilità saranno resi noti nel mese di maggio 2022.