In cosa consisterebbero i meccanismi incentivanti che potrebbero sostituire il vincolo triennale? Se ne è discusso durante l’appuntamento della Tecnica della Scuola Live, con la deputata del Partito Democratico Rosa Maria Di Giorgi, la sindacalista del gruppo Flc Cgil Maria Grazia Frilli (dipartimento contrattazione e mobilità) e l’esperto della Tecnica della Scuola Libero Tassella (del gruppo Scuola bene comune).
“Riportando in contrattazione la materia del vincolo potremo poi trovare il modo giusto di spingere in Commissione Cultura questi temi, in vista di una definizione adeguata”. Così Maria Grazia Frilli. E precisa: “Faccio notare che 12 o 13 anni fa ci si era inventati, in sede di contrattazione, il bonus di permanenza, i famosi 10 punti, sistemi incentivanti che valutavano con un punteggio aggiuntivo chi non faceva domanda di trasferimento. Un’idea che favorisce la continuità didattica, perché la continuità è doppiamente valutata nel punteggio”.
Quindi – conclude – i sistemi per contemperare tutte le esigenze, anche quelle di continuità didattica ci sono, ma sta alla contrattazione individuarli, “non ci si siede al tavolo imponendo il proprio punto di vista, bisogna trovare la mediazione, i contratti si fanno così, mediando sulle parti. L’intervento legislativo che estromette la materia del vincolo dal tavolo contrattuale, non è accettabile, fermo restando che il contratto collettivo nazionale, che è venuto prima, prevede che questa sia materia contrattuale”.
Una proposta, quella dei meccanismi incentivanti, su cui la capo gruppo del Partito Democratico alla Commissione Cultura e Istruzione alla Camera si trova d’accordo: “Sì, bisognerà lavorare sugli incentivi per aiutare il percorso della continuità didattica muovendoci nell’ambito di una flessibilità che sia condivisa anche dai sindacati. Le rigidità del sindacato anche rispetto a strumenti come quello degli incentivi non sempre sono state di aiuto. Quindi, per concludere, possiamo riportare dentro la contrattazione la questione dei vincoli, ma allo stesso tempo dobbiamo riproporre strumenti che possano supportare questo cammino, a partire dagli incentivi“.
E spiega che si potrebbe agire con “un emendamento alla Legge di bilancio. Presentare gli emendamenti è anche semplice, ma – avverte – il problema è farli approvare”. Tuttavia si dice fiduciosa perché “da parte del sindacato vedo un atteggiamento costruttivo – afferma riferendosi all’intervento di Maria Grazia Frilli -. Questo è quanto posso dirvi sulla base delle discussioni che abbiamo avuto in maggioranza. Quanto ai tempi, credo che tutto debba risolversi anche piuttosto rapidamente, con la Legge di bilancio. Non sto dicendo che l’emendamento sarà approvato di certo, ma siamo fortemente orientati a mettere le mani su questa questione, perché c’è una situazione drammatica e non possiamo fare a meno di intervenire.”
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