Non è una data che fa presagire buoni risultati per le conclusioni della contrattazione della mobilità 2023-2024, ma il venerdì 17 febbraio i sindacati sono convocati proprio per concludere le trattative sulla mobilità 2023-2024. In quella sede si potrà capire quali saranno i docenti vincolati e quali regole conterrà l’ordinanza ministeriale che verrà emanata dal ministero qualche giorno dopo il 17 febbraio. Si prevede che la mobilità possa partire, con la presentazione delle domande, dal 24 febbraio fino al 10 marzo. Le date non sono ancora ufficiali, quindi possono avere uno scostamento, ma c’è l’intenzione di partire per la fine di febbraio e terminare non oltre la metà di marzo.
I possibili vincolati della mobilità 2023-2024
Per alcuni sindacati, non tutti per la verità, il decreto legge 36/2022 ha eliminato tutti i vincoli esistenti per legge precedenti alla sua conversione in legge. Quindi i docenti dovrebbero essere tutti non più vincolati per la mobilità 2023-2024, ma l’Amministrazione non la pensa affatto in questo modo e individua già i docenti neoassunti 2022-2023 come certamente vincolati a permanere per altri due anni scolastici nella scuola di attuale titolarità. Per il ministero chi si trova con contratto a tempo determinato fino al 31 agosto 2023, non potrà fare nessuna domanda di mobilità.
Sempre per alcuni sindacati, ma esiste la tesi contraria, i docenti entrati in ruolo nel 2021-2022 e che erano soggetti al vincolo triennale, ma che per effetto del CCNI 2022-2025 firmato dalla Cisl Scuola hanno potuto fare la mobilità 2022-2023 e trovare la sede definitiva dove poi fermarsi per tre anni, dovrebbero essere svincolati. Ma, come detto, c’è chi ritiene che possano essere soggetti al vincolo e non possano fare domanda di mobilità.
Altro vincolo potrebbe averlo il docente che all’interno della sua provincia ha avuto un trasferimento per il 2022-2023 su preferenza di scuola, ponendosi in una condizione di vincolo. Attenzione pure a tutti coloro che si trovano al secondo anno di vincolo e devono stare fermi un altro anno. Il dubbio assale anche i docenti che hanno avuto trasferimento per il 2022-2023 interprovinciale, costoro saranno vincolati o potranno essere liberi di presentare domanda? Si tratta di una situazione complessa che va chiarita con urgenza e precisione.
La sensazione è che l’Amministrazione, per strappare la firma di qualche sindacato, sia disposto ad eliminare alcuni dei vincoli suddetti, ma non transigerà sul vincolo degli immessi in ruolo per il 2022-2023, tutto questo per evitare un atto unilaterale e trovare qualche sindacato disposto ad accettare il compromesso.
Sarà atto unilaterale o CCNI firmato da qualche sindacato?
Il giorno conclusivo della vicenda del CCNI mobilità 2022-2025 è il prossimo 17 febbraio, in quella data scopriremo se ci sarà un atto unilaterale dell’Amministrazione, oppure, come successe un anno fa, se ci sarà la firma di qualche sindacato. La sensazione è che l’Amministrazione non bloccherà tutti i docenti che potrebbero avere un vincolo, ma cercherà un compromesso. Quanto questo compromesso possa convincere qualche sindacato a firmare il prossimo contratto di mobilità lo vedremo presto.