Dall’incontro tra Amministrazione e sindacati del 20 febbraio 2024, alle ore 14 al MIM, si conosceranno le nuove regole della mobilità 2024/2025. Già domani verrà presentata ai sindacati la bozza dell’OM mobilità e si dovrebbero conoscere le date di presentazione delle domande dei docenti, del personale educativo e del personale Ata.
I primi saranno i docenti
Saranno i docenti di ruolo di ogni ordine e grado i primi a dovere presentare le domande di mobilità. Lo dovranno fare tramite il sistema POLIS, molto probabilmente tra la fine di febbraio e la prima decade di marzo. In aprile saranno riaperti i termini (5 giorni di tempo), per la presentazione della domanda di mobilità, in modalità cartacea, dei docenti individuati soprannumerari, e per metà maggio, saranno pubblicati gli esiti della mobilità territoriale e della mobilità professionale.
Mobilità personale educativo
Il personale educativo, che a differenza dei docenti non ha problemi di vincoli, potrà presentare domanda di mobilità nel mese di marzo, anche questo tipo di domanda sarà fatta tramite Istanze OnLine. Pubblicazione degli esiti della mobilità è nella seconda metà del mese di maggio.
Mobilità personale Ata
Il personale Amministrativo, tecnico e Ata dovrebbe avere un certo ritardo nella presentazione della domanda e anche gli esiti saranno non prima della fine di maggio o addirittura gli inizi di giugno. La domanda sarà presentata tra la metà di marzo e la prima settimana di aprile. Anche per il personale Ata la modalità di presentazione è attraverso il sistema delle Istanze OnLine.
Mobilità docenti di religione
Per i docenti di religione è prevista un’Ordinanza Ministeriale ad hoc, la modalità di presentazione della domanda è cartacea. Presentazione della domanda a cavallo tra marzo e aprile, pubblicazione degli esiti sarà fine maggio.
Aumento dei casi di soprannumerarietà
L’applicazione del dimensionamento scolastico e del riordino delle istituzioni scolastiche, sta già procurando delle difficoltà per le scuole, per procedere con la predisposizione delle graduatorie interne di Istituto. Il calo demografico sta generando un ridimensionamento degli organici delle scuole, questo non mancherà di fare aumentare, anche cospicuamente, il numero dei casi di soprannumerarietà.