Proseguono gli incontri tra ministero dell’Istruzione e del Merito e sigle sindacali sul tema della mobilità 2025-2028. Si continuerà a procedere con la trattativa su due tavoli separati, quello riservato alla nuova normativa per la mobilità dei docenti e quello che invece è riferito al personale Ata.
Ma come funziona con le preferenze e con i punteggi? E con le tabelle di vicinorietà?
A rispondere, nel corso della diretta della Tecnica risponde live dell’8 novembre, Domenico Ciociano, dirigente nazionale Gilda degli Insegnanti:
“Per quanto riguarda le preferenze, tra le 15 o le 20, si possono mettere anche più province. Mentre una volta un po’ di anni fa si potevano mettere solo sedi di una provincia, adesso si possono alternare pure sedi tra province differenti, addirittura inserire più province, per cui pensiamo un docente che ne so di Napoli o di Salerno che passa di ruolo a Milano può mettere nella sua domanda di mobilità tra le 15 preferenze la provincia di Salerno, Avellino, Benevento, Caserta, Napoli e quant’altro per avvicinarsi a casa quindi questo era previsto e chiederemo che rimanga tale, in modo che anche se il numero delle preferenze è abbastanza basso, però potendo esprimere in queste preferenze la singola scuola, il comune, il distretto, nonché più province si riesce ad allargare la possibilità di rientrare più vicino a casa perché c’è sempre questa migrazione dal sud Italia verso il nord e poi questa richiesta di rientro per ricongiungimento al coniuge”.
“Per quanto riguarda il ricongiungimento al coniuge, come Gilda degli insegnanti abbiamo chiesto con Federazione Gilda UNAMS abbiamo chiesto che vengano pubblicate dai singoli ambiti territoriali le tabelle di viciniorietà, esempio, un docente di scuola secondaria di secondo grado che abita in un paesino dove non è possibile esprimere il comune in quanto non è presente una scuola secondaria di secondo grado è obbligato a mettere il Comune viciniorio. Bene, molto spesso i colleghi vanno sui vari motori di ricerca a trovare la vicinanza chilometrica che molto spesso non coincide con queste tabelle di viciniorietà. Ad esempio, nella provincia di Salerno la tabella di viciniorietà è vecchia del 1988, moltissime strade non esistevano, per cui ha un criterio che oggi assolutamente non è condivisibile in tutta Italia, questa tabella non esiste sul sito del Ministero, c’è soltanto la viciniorietà tra le province ma non esiste la viciniorietà tra i comuni di una stessa provincia. Abbiamo chiesto che vengano indirizzati tutti gli ambiti territoriali a pubblicare queste benedette tabelle di viciniorietà al fine di agevolare i colleghi nel predisporre la domanda di mobilità e perché non sono sei punti ricongiungimento al coniuge a figli, a parte dell’unione civile, al genitore per chi non è coniugato e molto spesso capita che questi sei punti vengono detratti in quanto il Comune viciniorio non era quello delle vecchie tabelle”.
“In merito invece alla problematica dei punti, per quanto riguarda la mobilità d’ufficio nelle graduatorie d’istituto dei perdenti posto il servizio preruolo ha un abbattimento, per cui i primi 4 anni vengono valutati per intero, i restanti ai 2/3, questo che cosa comporta, che un docente che ha molti anni di precariato si vede un punteggio diminuito di tanto, invece un docente magari più fortunato che è passato direttamente di ruolo, avendo vinto un concorso, ha il punteggio giusto che gli spetta e a volte ci ritroviamo che delle persone nella graduatoria d’istituto ci stanno davanti perché hanno soltanto anni di ruolo, poi andiamo a vedere nella mobilità se la presentiamo entrambi e vediamo che al contrario c’è l’altra persona che ci va davanti perché i suoi anni di preruolo nella mobilità vengono valutati per intero, questa è una situazione che ci riportiamo da tantissimi anni e per cui nella prossima seduta sicuramente sarà presa in considerazione”.
“Però c’è un problema da tener conto, andare a stravolgere questa tabella di valutazione porterebbe a rivedere tutte le graduatorie dei perdenti posto, in quanto sarebbero tutte quante stravolte perché i docenti di ruolo si vedrebbero poi scavalcati dai docenti con più anni di precariato, in quanto il punteggio poi sarebbe sicuramente differente”.
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