Periodo di mobilità per i docenti di ogni ordine e grado. Il ministero dell’Istruzione ha reso noti i dati sui“movimenti” (trasferimenti, passaggi di cattedra e di ruolo, provinciali e interprovinciali) richiesti dai maestri di scuola elementare, molti spediti nell’Italia settentrionale.
Non sono mancate le sorprese, però, come segnala La Repubblica: su oltre mille movimenti interprovinciali chiesti verso le regioni meridionali, oltre la metà (il 53 per cento) è stata possibile grazie alla norma che tutela alcune categorie di persone, in particolar modo la 104 (per l’assistenza ai disabili).
Infatti molti ottengono lo spostamento non solo grazie ai titoli e all’anzianità di servizio, ma anche in base alle tutele previste per alcuni casi particolari.
A livello nazionale – segnala La Repubblica – la quota di trasferimenti agevolati è attorno al 21 per cento.
Al Nord è bassissima: riguarda appena un trasferimento interprovinciale ogni cento. Mentre al Sud oltre metà dei maestri rientrati a casa ha “scavalcato” colleghi con un punteggio maggiore grazie alla legge 104.
È la Calabria la regione che detiene il record: 100 movimenti interprovinciali agevolati su 130: 77% contro l’1% di Lombardia e Piemonte o del Friuli dove neppure un trasferimento è stato agevolato.
Nelle regioni dell’Italia centrale (Umbria, Marche, Lazio e Toscana) la quota di trasferimenti determinati dalle precedenze non raggiunge il 5 per cento.
Mentre Sicilia e Campania, con 68 e 65 per cento, sono seconda e terza in classifica. E a livello provinciale si registrano sbalzi ancor più consistenti: in provincia di Cosenza, 33 dei 36 maestri che hanno ottenuto il trasferimento da un’altra provincia hanno scavalcato tutti appoggiandosi alla 104.
Un vero e proprio record (92 per cento) che neppure Agrigento arriva a scalfire: con 10 movimenti su 11, si ferma al 91 per cento.