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Mobilità annuale: davvero i nodi sono stati risolti?

Non sono facili da decifrare le notizie che stanno arrivando sulla possibile firma del contratto integrativo in materia di mobilità annuale.
Nei giorni scorsi tutti i sindacati davano per certa la firma della pre-intesa entro il 31 maggio (l’anno passato la firma era arrivata il 12 maggio); un ulteriore ritardo rispetto a questa data potrebbe creare non pochi problemi all’intera procedura.
Qualche notizia era stata diffusa un paio di giorni addietro e già non si parlava più del 31 maggio come data ultima.
Fino a che nella serata del 31 maggio Uil-Scuola ha diramato un ampio comunicato che si conclude con l’annuncio che la firma potrebbe forse arrivare il prossimo 6 giugno.
Sempre secondo il comunicato della Uil-Scuola l’esame del merito si sarebbe concluso, ma allora non si capisce per quale motivo non si possa firmare il contratto già nella giornata del 1° giugno o, al massimo, il giorno 4.
Il fatto è che, forse, i “nodi” non sono stati ancora sciolti completamente.
Come è noto il problema più complesso riguarda l’assegnazione del personale docente e Ata ai plessi: secondo i sindacati la materia dovrebbe essere oggetto di contrattazione mentre secondo il Dipartimento della Funzione pubblica con l’entrata in vigore del decreto Brunetta la materia rientra nelle prerogative dirigenziali, tanto che lo scorso anno la pre-intesa del 12 maggio 2011 non era stata certificata dalla stessa Funzione Pubblica e dal Ministero dell’Economia.
Un po’ tutti i sindacati sostengono però che, dopo la sottoscrizione dell’accordo sul lavoro pubblico avvenuta tre settimane fa, la Funzione Pubblica non avrebbe più motivo per bloccare un accordo simile a quello dello scorso anno.
Uil-Scuola sostiene che il contratto contiene tra l’altro due articoli: il numero 4 sulla mobilità annuale nell’ambito delle sedi o plessi richiama le prerogative contrattuali e prevede che la conferma o l’assegnazione, a domanda, del personale già titolare nella scuola precede quella del personale neo trasferito; l’articolo 15 riguarda invece i criteri di assegnazione del personale Ata alle sedi associate, alle succursali e ai plessi e prevede che si faccia riferimento all’applicazione del Ccnl del 29/11/2007.
In sostanza si tratta dello stesso impianto della pre-intesa dello scorso anno che era stata poi bloccata dalla Funzione Pubblica.
Di questi due articoli (che sono poi il nocciolo di tutta la questione) non si parla per nulla nel comunicato di sole 48 ore fa diramato dalla FGU-Gilda e davvero non si riesce a comprendere se i nodi siano stati davvero sciolti, mentre sorge il dubbio che la conferma del testo della pre-intesa dello scorso anno sia non tanto un dato di fatto quanto piuttosto una richiesta-intenzione (legittima) dei sindacati del comparto.
Qualcosa di più si potrebbe capire nelle prossime ore se il testo della bozza del contratto dovesse incominciare a circolare in rete.

Reginaldo Palermo

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