Categorie: Utilizzazioni

Mobilità annuale: è il caos

Quello che avevamo previsto fin dal momento in cui era stata resa nota la pre-intesa in materia di utilizzazioni e assegnazioni provvisorie si è puntualmente verificato: il Dipartimento della Funzione Pubblica non ha dato il via libera al CCNI.
Le cose, insomma, sono andate esattamente come lo scorso e a nulla è valso il tentativo dei sindacati di trasformare l’assegnazione ai plessi del personale in una improbabile “mobilità interna”.
La Funzione pubblica ricorda al Ministero che l’assegnazione alle sedi scolastiche (artt. 4 e 15 del CCNI) e la gestione delle attività di formazione finalizzata alla riconversione professionale (articolo 21) “vanno ricondotte alle prerogative e responsabilità datoriali tramite autonome determinazioni organizzative e gestionali”, anche se non è da escludersi “la possibilità di prevedere adeguate sedi partecipative e/o di confronto informativo tra dirigente scolastico e organizzazioni sindacali”.
Ma i rilievi più pesanti riguardano il mancato riferimento, nel testo del contratto, alle novità introdotte dal D.L. n. 95 del 6 luglio scorso.
E qui la questione si fa molto complessa e delicata in quanto è certamente vero che la pre-intesa era stata sottoscritta agli inizi di giugno e quindi quando le norme del DL 95 non erano ancora in vigore, ma è anche altrettanto vero che il Miur ha trasmesso la pre-intesa alla Funzione Pubblica solamente il 25 luglio 2012.
Va detto che sul ritardo del Miur i sindacati non avevano protestato più di tanto forse nella speranza che, in mancanza di certificazione della FP e del Mef, si sarebbe ripetuto lo scenario dello scorso anno quando alla fine il Miur emanò autonomamente una propria OM.
Un nodo di difficile soluzione è poi quello che riguarda i Dsga in esubero a causa delle operazioni di dimensionamento; l’art. 13 della pre-intesa prevede la possibilità di utilizzare tali Dsga nella scuola di precedente titolarità, ma il Mef sostiene che in tal modo si eluderebbe le norme del DL 95 e soprattutto si metterebbero a rischio i risparmi previsti dallo stesso decreto.
Stessa questione per quanto riguarda i docenti inidonei o in esubero.
Insomma, forse se il Miur avesse trasmesso la bozza di contratto immediatamente dopo la firma questi rilievi non avrebbero avuto ragion d’essere.
Resta il fatto che a questo punto il pasticcio non è davvero di poco conto anche perché in molte regioni e province si stava già lavorando ai movimenti annuali.
Adesso si tratta di capire con quali regole dovranno essere disposti i movimenti.
In mancanza di un urgente (anzi urgentissimo) intervento del Miur c’è il rischio che si sviluppi un ampio contenzioso e che l’anno scolastico inizi nella confusione più totale.

Reginaldo Palermo

Condividi
Pubblicato da
Reginaldo Palermo

Articoli recenti

Legge di Bilancio 2025: cosa cambia per la scuola

Con l'approvazione alla Camera della Legge di Bilancio 2025, il sistema scolastico italiano si prepara…

24/12/2024

Muore docente di Matematica madre di 3 figli travolta da un albero Roma: stava su una panchina con un’amica prof (in gravi condizioni)

Era un’insegnante di matematica e fisica la donna di 45 anni che il 23 dicembre…

24/12/2024

Concorsi scuola 2024, prossime scadenze e precisazioni per una corretta compilazione dell’istanza – DIRETTA 27/12 ore 15,00

Ancora qualche giorno prima della scadenza della compilazione dell'istanza per il concorso docenti (il cosiddetto…

24/12/2024

Valditara ritira la querela Lagioia: “Accolgo le sue scuse. Va bene dividersi sulle idee, ma senza denigrare l’avversario”

Dopo aver accolto le scuse, il ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara annuncia il…

24/12/2024

Un Natale che possa portare speranza e una piccola grande luce

Un buon Natale a tutti. Nella speranza che sia una festa per tutti. Una festa…

24/12/2024

Bracconaggio: strage di animali selvatici

Norberto Bobbio, quando spiegava nel suo libro (Destra e sinistra. Ragioni e significati di una…

24/12/2024