Per la giornata odierna (22 agosto) i sindacati del comparto scuola sono stati invitati ad una riunione presso il Ministero.
All’ordine del giorno c’è il tentativo di trovare una soluzione ad uno dei peggiori pasticci amministrativi e contrattuali degli ultimi anni: la mobilità annuale del personale docente e Ata.
Manca poco più di una settimana all’inizio del nuovo anno scolastico e la situazione è ancora molto incerta ed è davvero difficile fare previsioni sugli esiti dell’incontro.
Sotto il profilo amministrativo e normativo la questione è molto complessa ed è legata al mancato visto di Mef e Funzione pubblica sulla ipotesi di contratto integrativo in materia di utilizzazioni e assegnazioni provvisorie.
Mancato visto che era, almeno in parte, facilmente prevedibile dal momento che già lo scorso anno la Funzione pubblica aveva respinto al mittente l’ipotesi di contratto perché conteneva disposizioni in materia di assegnazione del personale ai plessi e alle sedi che, invece, dovrebbe attenere le prerogative dirigenziali come previsto dal decreto 150/09.
A norma di legge, in mancanza di contratto dovrebbero far fede le regole del contratto precedente, ma il fatto è che neppure lo scorso anno il contratto era stato firmato e dunque l’unico provvedimento ora in vigore è l’OM dell’estate 2011.
Le complicazioni però sono molte anche perché fino a qualche settimana fa le organizzazioni sindacali continuavano a ripetere che la firma definitiva era solo una questione formale e che si poteva tranquillamente procedere senza troppi problemi.
Tanto è vero che in diverse province gli Uffici degli Ambiti territoriali sono andati avanti con le operazioni.
Adesso, però, i nodi stanno arrivando al pettine perché il rischio di ricorsi e di cause davanti al giudice del lavoro si sta già trasformando in una certezza.
Comunque ormai “cosa fatta capo ha” e quindi per quest’anno bisogna mettere nel conto che l’unica soluzione pratica sarà quella di “mettere una pezza” per risolvere in qualche modo la questione.
C’è da augurarsi però che per il prossimo anno sindacati e Ministero dell’istruzione la smettano di usare il contratto integrativo sulla mobilità come terreno di scontro politico-ideologico e trovino una soluzione rispettosa delle norme di legge e delle persone coinvolte che non possono essere lasciate in stand by fino agli ultimi giorni di agosto. E’ in gioco la vita quotidiana di migliaia di persone alle quali la questione della assegnazione del personale alle sedi scolastiche interessa davvero molto poco.
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