Si è aperta nella giornata del 2 aprile presso il Ministero la trattativa per il rinnovo del contratto integrativo in materia di mobilità annuale. Fino a un paio di anni fa la sottoscrizione di questo contratto integrativo era poco più che una formalità, ma dall’anno scorso lo scenario è cambiato radicalmente e la materia è diventata terreno di scontro fra Amministrazione e organizzazioni sindacali. Oggetto del contendere sono un paio di articoli che riguardano l’assegnazione ai plessi del personale docente e Ata. Lo scorso anno, infatti, il Dipartimento della Funzione pubblica aveva mosso rilievi decisivi agli articoli dell’accordo che demandavano alla contrattazione di istituto la definizione delle modalità di assegnazione da parte del dirigente scolastico. Il Miur aveva quindi cancellato gli articoli in questione, ma a quel punto le organizzazioni sindacali si erano rifiutate di firmare il testo definitivo del contratto integrativo. E così per il 2011/2012 le operazioni di mobilità erano state regolate con un atto unilaterale firmato personalmente dal Ministro. Adesso la questione si ripropone: i dirigenti di Viale Trastevere hanno fatto presente ai sindacati che la situazione non è affatto cambiata e che pertanto nel testo del contratto non potranno essere inserite clausole relative alla assegnazione del personale ai plessi. Le organizzazione sindacali presenti al tavolo (Flc-Cgil, Cisl-Scuola, Uil-Scuola, Fgu-Gilda e Snals) hanno ribadito il proprio punto di vista: l’assegnazione ai plessi è materia contrattuale secondo quanto previsto dal CCNL del novembre 2007. In un proprio comunicato Uil-Scuola ribadisce di considerare prioritario “verificare i contenuti delle modalità di assegnazione degli insegnanti ai plessi, che potrebbero essere definiti anche a livello nazionale come avvenuto lo scorso anno, e delle utilizzazioni degli assistenti amministrativi sui posti vacanti di DSGA”. Di tenore analogo il comunicato dello Snals, mentre non si conoscono ancora nel dettaglio le posizioni assunte dagli altri sindacati, ma è molto probabile che anche quest’anno non si riesca ad arrivare ad una soluzione condivisa. La trattativa riprenderà subito dopo Pasqua: il prossimo incontro è in programma per il giorno 11 aprile.