La deputata del Partito Democratico Rosa Maria Di Giorgi, membro della commissione Cultura e Istruzione alla Camera, durante l’appuntamento della Tecnica della Scuola Live, ha dichiarato che, in ordine alle istanze provenienti dai docenti vincolati e dai sindacati, già nel suo gruppo si sta discutendo seriamente dell’ipotesi di riportare i temi della mobilità e del vincolo entro il contratto nazionale. Un’ipotesi che potrebbe essere attuata in tempi anche rapidi, dato che si potrebbe intervenire tramite un emendamento in Legge di bilancio.
“Io sono il capo gruppo del Partito Democratico alla Commissione Cultura e Istruzione alla Camera e posso garantirvi che quello del vincolo è un tema che noi stiamo discutendo – assicura la deputata Di Giorgi -. Stiamo cercando di mettere insieme tutti gli elementi e di portare le istanze degli insegnanti vincolati che ci scrivono al tavolo con il Ministero”.
E spiega che si potrebbe agire con “un emendamento alla Legge di bilancio. Presentare gli emendamenti è anche semplice, ma – avverte – il problema è farli approvare”. E si dice fiduciosa perché “da parte del sindacato vedo un atteggiamento costruttivo – dice riferendosi all’intervento di Maria Grazia Frilli, di Flc Cgil durante la nostra diretta -. Questo è quanto posso dirvi sulla base delle discussioni che abbiamo avuto in maggioranza. Quanto ai tempi, credo che tutto debba risolversi anche piuttosto rapidamente, con la Legge di bilancio. Non sto dicendo che l’emendamento sarà approvato di certo, ma siamo fortemente orientati a mettere le mani su questa questione, perché c’è una situazione drammatica e non possiamo fare a meno di intervenire.”
Meccanismi incentivanti
E conclude: “Bisognerà lavorare sugli incentivi per aiutare il percorso della continuità didattica muovendoci nell’ambito di una flessibilità che sia condivisa anche dai sindacati. Le rigidità del sindacato anche rispetto a strumenti come quello degli incentivi non sempre sono state di aiuto. Quindi, sì, per concludere, possiamo riportare dentro la contrattazione la questione dei vincoli, ma allo stesso tempo dobbiamo riproporre strumenti che possano supportare questo cammino, a partire dagli incentivi“.