Con l’avvio 2023 si ripropone puntuale il problema del contratto mobilità 2023-2024. Altro che contratto integrativo a scadenza triennale, siamo tornati ai contratti di mobilità annuali con soluzioni ponte che avranno validità solo per un anno scolastico. Nei prossimi giorni i sindacati saranno convocati al Ministero dell’Istruzione e del Merito, per fare il punto sui vincoli della mobilità docenti e per trovare una soluzione per l’accordo del CCNI mobilità 2023-2024.
Ricordiamo che il CCNI mobilità 2022-2025 era stato firmato solo dall’Amministrazione e dalla Cisl scuola, il 27 gennaio 2022 e per l’anno scolastico 2022-2023, si utilizzò questo contratto, tanto contestato da tutti gli altri sindacati non firmatari. A seguito di rimostranze sindacali di UIL e FLC CGIL e di una sentenza del giudice del lavoro, volta a ritenere antisindacale la trattativa del CCNI mobilità 2022-2025, ma anche a seguito del decreto legge 36/2022, il CCNI mobilità è stato riaperto per trovare una soluzione sui vincoli triennali dei docenti e per rivedere la precedenza per la legge 104/92 in riferimento all’abolizione di referente unico per l’assistenza ai sensi dell’art.33 commi 5 e 7. Entro il mese di gennaio si prevede comunque un accordo tra le parti, almeno per la mobilità 2023-2024, per poi, entro la seconda decade di febbraio 2023, pubblicare l’OM mobilità e dare il via alla presentazione delle domande tra l’ultima settimana di febbraio e la prima di marzo.
Tra Ministero e sindacati si fa spazio una soluzione ponte che vada a risolvere il problema dei vincoli della mobilità dei docenti per via contrattuale ma solo per il 2023-2024. In buona sostanza i sindacati chiedono una soluzione politica per risolvere i vulnus della legge sui vincoli della mobilità docenti, cercando attraverso il contratto di non applicare rigidamente gli obblighi a restare fermi per tre anni nella stessa scuola, evitando in questo modo possibili contenziosi e favorendo al massimo le esigenze familiari di tutti i docenti. Potrebbe esserci un accordo ponte, come già dichiarato da alcuni sindacati, che preveda il superamento dei vincoli della mobilità dei docenti per via contrattuale ma riferito solamente al 2023-2024. Per il 2024-2025, vista l’applicazione del decreto legge 36 che impone il vincolo triennale per i futuri neoassunti, sarà necessaria una disposizione legislativa che vada a modificare la legge attualmente in vigore. Resta solo da capire se i neoassunti 2022-2023 potranno fare domanda di mobilità o se il decreto legge 36 troverà attuazione solamente per i neoassunti del settembre 2023. Questo lo si potrà capire solo dall’accordo ponte che sembra essere in dirittura d’arrivo per fine mese.
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