Quasi 70 mila richieste di trasferimenti soddisfatte su poco meno di 130 mila domande. Sono questi i macro-numeri che il ministero dell’Istruzione ha voluto rendere pubblici, nel giorno della pubblicazione dei movimenti provinciali ed interprovinciali.
Le domande presentate
Le domande di mobilità presentate quest’anno sono state 129.802: ben 107.788 per la mobilità territoriale, le rimanenti per quella professionale. Oltre 115mila gli insegnanti coinvolti (si potevano presentare più domande), di cui oltre 94mila donne.
La maggior parte spostamenti su Comune o Provincia
Alla fine della procedura è stato soddisfatto oltre il 55% delle domande di mobilità, contro il 45,28% di un anno fa.
In particolare, sono state accolte 58.948 domande di mobilità territoriale, il 54,7% del totale di quelle presentate.
Quasi 9.000 sono stati gli spostamenti fuori regione garantiti agli insegnanti, contro i 7.493 del 2018.
Bussetti: compiuto un grande sforzo
I risultati della mobilità dei docenti pubblicati il 25 giugno, ha detto il ministro dell’Istruzione, “dimostrano che è stato fatto un grande lavoro. La macchina amministrativa ha lavorato bene e molto rapidamente, consentendo agli insegnanti di conoscere con oltre un mese di anticipo i risultati delle domande presentate”.
“Ringrazio il personale degli uffici periferici del Miur per il grande impegno profuso. Sono riusciti a lavorare velocemente tutte le pratiche. Da uomo di scuola e da ex dirigente territoriale, so bene quale sforzo è stato compiuto, abbiamo il dovere di riconoscerlo”.
I risultati in una sola giornata
“Voglio sottolineare – ha proseguito il ministro – che quest’anno, proprio grazie al grande lavoro fatto dagli Uffici territoriali, compresi coloro che hanno lavorato sulle pratiche pensionistiche, fra cui quelle di ‘Quota 100’, siamo riusciti a pubblicare i risultati della mobilità in una sola giornata anziché in più giorni, come accadeva fino allo scorso anno”.
“Credo – ha concluso Bussetti – che si sia trattato di un segnale di attenzione importante nei confronti dei nostri docenti e della scuola. Ora proseguiremo rapidamente con le altre operazioni relative all’avvio del nuovo anno scolastico. Stiamo giocando d’anticipo per garantire una partenza ordinata ai nostri ragazzi e insegnanti”.