Sul rinnovo contrattuale della mobilità docenti e ata, le cui norme saranno valide per il tirennio 2025-2028, c’è un notevole ritardo rispetto alle attese preventivate dal Ministero dell’Istruzione e del Merito. Si attendeva un’intesa per il rinnovo CCNI mobilità entro il 30 novembre, siamo arrivati alla vigilia delle vacanze natalizie e ancora non si intravede ancora la convocazione dei sindacati per la conclusione della procedura contrattuale che riguarderà non solo l’a.s. 2025/2026, ma anche gli aa. ss. 2026/2027 e 2027/2028. Molto probabile che il prossimo incontro, forse il conclusivo, avvenga dopo le vacanze di Natale.
Tra le novità quasi certe, si attende solo di leggere il testo sulle precedenze del CCNI della mobilità 2025-2028, troveremo la precedenza per docenti e Ata che assistono il genitore gravemente disabile in una provincia diversa da quella di titolarità. In buona sostanza torna la precedenza per la mobilità interprovinciale per il figlio che assiste il genitore che fruisce della legge 104/92 , art.3 comma 3. A tal proposito ricordiamo che non esistendo più la condizione restrittiva del referente unico, i figli di genitori con disabilità grave, sono facilitati ad ottenere il trasferimento dalla scuola di titolarità in un movimento interprovinciale verso la provincia di residenza del genitore da assistere.
Una delle novità, anche se non molto gradita dai sindacati, è il punteggio aggiuntivo, ancora non quantificato, per quei docenti che svolgono la funzione di docente tutor per l’orientamento degli studenti.
Un’altra novità che potrebbe esserci nel CCNI mobilità 2025-2028, è quella del punteggio dell’anzianità di servizio pre ruolo o in altro ruolo nella mobilità d’ufficio e nelle graduatorie interne di Istituto per l’individuazione dei docenti perdenti posto.
A tal proposito c’è da segnalare che la sperequazione del calcolo del punteggio dell’anzianità di servizio pre ruolo per la mobilità volontaria e per quella d’ufficio è palesemente discriminatoria. La discriminazione riferica a un calcolo svantaggioso di tale anzianità di servizio nella mobilità d’ufficio, è stata rilevata anche da una recente sentenza della Corte di Giustizia Europea.
Sicuramente questa modifica, dettata dalla normativa europea vigente, a rallentato moltissimo il lavoro di ridefinizione della tabella di valutazione dei titoli culturali e di servizio.
Altro problema gravoso del prossimo CCNI mobilità docenti è soprattutto quello legato ai vincoli triennali e alle relative deroghe. Una partita quella dei vincoli che molto probabilmente scontenterà qualcuno e che non è di facile soluzione.
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