Attualità

Mobilità docenti: i vincoli vanno superati, lo chiede il Comitato nazionale

Dal “Comitato Nazionale Docenti Vincolati” riceviamo questo contributo sulla questione dei vincoli della mobilità dei docenti.

Solo il Parlamento e l’attuale maggioranza – ricorda il Comitato possono cambiare l’attuale legge ed è urgente abolire/derogare i vincoli per più di un motivo.
Il vincolo triennale non assicura alcuna continuità didattica (ad esempio un dirigente può cambiare
l’indirizzo nel medesimo istituto) ma solo tanta frustrazione e sperpero di denaro in affitti
esorbitanti.
A parità di procedura concorsuale dovremmo avere gli stessi diritti dei colleghi immessi
l’anno scorso, invece col nuovo CCNL state creando forti discriminazioni all’interno della stessa
categoria, consentendo la mobilità solo per chi ha figli di età inferiore di 12 anni oppure chi 104,
tutti gli altri possono essere puniti col vincolo: questa è una vera discriminazione; I contesti vita di
un individuo possono essere molteplici: single, fidanzati, sposati senza figli dovrebbero avere gli
stessi diritti.
Che poi se io sono un “single” che avrebbe pure l’idea di matrimonio e/o figli perché
magari in futuro fidanzato/a, ma che non vive casa propria: è un grosso macigno su ogni singolo
progetto futuro, il governo parla di natalità ma in questo modo la disincentiva. Immaginate poi di
lasciar liberi di decidere la nostra sede lavorativa, in questo modo, con tutta probabilità, il docente
resterà ben più di 3 anni e quindi andando a creare i presupposti di una vera continuità didattica.

Relativamente all’articolo di Tecnica della Scuola in cui interviene Alessandro
Rapezzi
, c’è una parte che lascia intendere solo assegnazione provvisoria.
Restiamo sempre alle discriminazioni, ad esempio perché c’è chi ha potuto chiedere il trasferimento lo scorso anno e chi no quest’anno, pur avendo svolto il medesimo concorso (esempio: straordinario sì mobilità,
straordinario bis no mobilità, idem per concorso ordinario in quanto hanno tardato con le
commissioni di alcune classi di concorso).
Al governo e ai sindacati, in sede di contrattazione del rinnovo del CCNL 2019/22, si richiede
immediato intervento sulla mobilità docenti 2023/2024. Più precisamente, si richiede almeno una
DEROGA in modo da poter consentire la mobilità a TUTTI i docenti che sono a tempo
indeterminato nel 2023 e sul 100% dei posti disponibili, consentendo dunque di poter presentare
domanda di trasferimento a marzo 2024. Inoltre, si richiede almeno una DEROGA per consentire
l’assegnazione provvisoria provinciale o interprovinciale a tutti, compresi ai neoassunti sostegno
2023/2024 attualmente in anno di formazione e prova, con contratto a tempo determinato.

Redazione

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