Mobilità, ecco la roulette russa

Questo sembra essere stato l’algoritmo escogitato dal MIUR per assegnare gli ambiti e le scuole ai tanti docenti che sono entrati in ruolo sia prima del 2015/16 che in questo anno scolastico 2015/16 nelle fasi 0-A-B-C.

Un sistema assurdo che ha scontentato tutti, dove docenti con maggiore punteggio si sono visti assegnare ambiti territoriali anche a mille chilometri di distanza dalla propria residenza. A giudicare dalle numerosissime telefonate degli iscritti e le strutture assediate dai docenti che chiedono spiegazioni, si può dire che si è trattato di una mobilità fatta con la roulette russa. Come, tra l’altro, già successo per l’Infanzia qualche giorno fa.
Il problema è che i docenti non hanno la possibilità di verificare con trasparenza tutto ciò che è stato fatto e quali sono stati i criteri con cui il sistema ha funzionato e sarà compito nostro chiedere conto di tutte le procedure al Ministero. Ad esempio il caso di una docente che insegna a “Bergamo” sostegno scuola primaria in ruolo dal 2014/15 e che inserisce gli ambiti di Avellino e a seguire tutti gli ambiti della Campania ma non viene soddisfatta nella richiesta. Possibile che non ci fossero posti di sostegno in tutta la Campania? Eppure sono stati soddisfatti tanti docenti anche con minore punteggio. Il tutto è stato gestito da un algoritmo.

Quando si avvia un sistema nuovo, bisogna concordarlo. Gli algoritmi non sono leggibili da tutti, i movimenti riguardano le persone che hanno diritto di sapere cosa è stato deciso per il loro destino. Com’è possibile che persone con più punteggio si trovano lontano rispetto alla sede richiesta, mentre persone con meno punteggio hanno ottenuto una sede più vicina o addirittura quella desiderata. C’è qualcosa che è andato storto. Invidiamo il Ministero a rivedere immediatamente i trasferimenti pubblicati e a non commettere gli stessi errori con i movimenti della mobilità che saranno pubblicati nei prossimi giorni e che riguarderanno la scuola secondaria di primo e secondo grado. Il sindacato Conitp diffida il MIur a rivedere quanto fatto e a riconsiderare questo suo atteggiamento oltraggioso che gioca sulla pelle di persone che sono stati sballottati a migliaia di chilometri di distanza dalla proprie famiglie e dai propri cari. Nulla di tutto ciò che era stato dichiarato dai vari cantastorie del Governo si è verificato, dove si era dichiarato in più occasioni che pochi docenti non sarebbero stati accontentati nelle scelte delle domande della mobilità, invece i numeri sono da capogiro, tantissime persone rimarranno lontano dai propri cari, con conseguenze disastrose.

Il sindacato Conitp farà valere le ragioni dei propri iscritti in tutte le sedi competenti e anche in quelle dei tribunali e se vi saranno gli estremi denuncerà chi ha generato tutti questi danni. Il CONITP consiglia a tutti i docenti di infanzia e primaria presentare il reclamo cartaceo , poi da fine agosto si valuterà singolarmente se inolòtrare ricorso in tribunale per tutelare i propri interessi.

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